No all’asta della Croce Verde

No all’asta della Croce Verde

Egidio Conca

di Egidio Conca

LUCCA - Il Comune non deve mettere all’asta la sede della Croce Verde di Ponte a Moriano. Questa la richiesta dei volontari e del comitato cittadino guidato da Giovanni Gemignani, ex presidente del consiglio provinciale.

Già da tempo l’amministrazione comunale voleva vendere l’immobile di via Vecchiacchi, che ospita da 16 anni la Croce Verde. E la stessa pubblica assistenza aveva manifestato a Palazzo Orsetti il proprio interesse all’acquisto della sede. Improvvisamente, però, la scorsa settimana, è arrivata la notizia che il Comune ha fissato al 6 novembre l’asta per vendere l’immobile, senza avvertire la Croce Verde e con un prezzo base di 950mila euro, una cifra troppo alta da raccogliere in un mese per l’organizzazione di volontariato. A quel punto è scattata la mobilitazione e la richiesta al Comune del direttivo della Croce Verde e del comitato cittadino di ritirare l’immobile dall’asta. Perdere la sede significherebbe mettere in ginocchio la pubblica assistenza, che, garzie alla sua posizione baricentrica, con i suoi 250 volontari copre le emergenze sanitarie e sociali non solo in Lucchesia ma anche in Mediavalle.
Volontari e cittadini sono pronti a scendere in piazza per difendere la sede della Croce Verde. Ma forse non ce ne sarà bisogno. L’improvvisa messa all’asta dell’immobile potrebbe essere dovuta semplicemente ad una mancanza di comunicazione tra i vari settori della macchina comunale. I margini per tornare indietro, per il Comune, dovrebbero esserci.