Russo vuole una Lucchese piu’ cattiva

Russo vuole una Lucchese piu’ cattiva

Guido Casotti

di Guido Casotti

CALCIO D - Il diesse rossonero pretende maggiore determinazione dalla squadra di scena domenica prossima a Piacenza. Non ci sara’ Aliboni (squalificato): al suo posto Conti. Elia Chianese ospite giovedi' sera di "Curva Ovest".

Il coraggio se uno non ce l’ha non puo’ darselo, diceva tale Manzoni. Non di coraggio parliamo nel caso della Lucchese bensi’ di determinazione, grinta e cattiveria agonistica che si puo’ chiamare semplicemente fame. Quella fame che inevitabilmente il piazzamento per dei playoff che nulla garantiscono, se non un eventuale e tutt’altro che scontato ripescaggio, non vale ad esempio la ferocia con cui ha giocato il Camaiore la sua battaglia per la salvezza sul prato del Porta Elisa. Ma tutto cio’ non va bene perche’ c’e’ pur sempre un finale di stagione da onorare e da tenere alto il nome della Lucchese che come dice Russo e’ sempre la Lucchese. Ed allora il diesse rossonero vuole una squadra piu’ “cattiva”. Cosi’, in attesa di novita’ societarie fra qualche giorno e comunque non troppo in la’ nel mese di maggio, la squadra ha ripreso la preparazione in vista della trasferta di Piacenza. Innocenti ha il problema-Aliboni che e’ squalificato: al suo posto dovrebbe giocare Conti. Sul campo degli emiliani i rossoneri vogliono vincere per evitare di finire al quinto posto e magari chissa’ sperare in un altro inciampo della Massese. Gli apuani saranno di scena a Fidenza sul campo di una squadra ormai tranquilla e stavolta non dovrebbero fallire. In effetti la sconfitta interna di domenica scorsa agli Oliveti contro l’arcigno Riccione ha lasciato parecchia delusione e rabbia nell’ambiente bianconero. La Massese ha un grosso problema: il portiere. Rivedere per credere il gol di Venere che ha condannato la squadra di Tazzioli alla sconfitta. E’ lampante poi che anche la sfortuna e qualche discutibile decisione arbitrale ci abbiano messo lo zampino. Una domenica storta con l’aggravante dell’infortunio di Ceciarini che allunga l’elenco degli indisponibili.