La cerimonia per la festa della Repubblica

La cerimonia per la festa della Repubblica

Egidio Conca

di Egidio Conca

LUCCA - La cerimonia per la festa della Repubblica, in cortile degli Svizzeri, a Lucca; anche quest’anno celebrazioni all’insegna della sobrietà, su specifico invito del capo dello Stato, Giorgio Napolitano.

Una cerimonia semplice ma a tratti toccante quella svoltasi in cortile degli Svizzeri per la Festa della Repubblica. La mattinata ha avuto inizio con lo schieramento di una compagnia interforze di fronte al palco delle autorità. Poi, l’ingresso dei labari. Quelli delle associazioni combattentistiche e dei comuni, un corteo chiuso dal labaro di Stazzema, medaglia d’oro al valor militare.
Il prefetto Giovanna Cagliostro ha passato in rassegna il picchetto d’onore accompagnata dal comandante provinciale della Guardia di Finanza, Gabriele Failla. Subito dopo è stata la volta della cerimonia dell’alzabandiera e dell’inno nazionale, eseguito dal complesso musicale Puccini di Nozzano Castello ed intonato anche dalle autorità.
Dopo la lettura del messaggio inviato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e l’intervento del Prefetto, è stato dato spazio alle scuole; un’alunna della scuola primaria Radice ed un ragazzo del Fermi di Lucca, che hanno richiamato ai valori fondanti della Repubblica. In particolare l’articolo 3 della Costituzione, quello che chiama lo Stato a rimuovere gli ostacoli, come la disoccupazione, che impediscono lo sviluppo della persona.
La seconda parte della cerimonia ha visto la consegna delle onorificenze di ufficiale e cavaliere al merito della Repubblica Italiana
e dell’attestato al merito civile all’Unione dei Comuni della Media Valle del Serchio.
Momenti di commozione per la consegna delle medaglie d’onore ai sopravvissuti ai lager nazisti, in alcuni casi medaglia ritirata dai parenti.
La cerimonia si è conclusa con la deposizione di una corona ai caduti in piazza XX settembre.