Lucchese pronta a ripartire

Lucchese pronta a ripartire

Guido Casotti

di Guido Casotti

CALCIO D - Imminente l’annuncio del nuovo allenatore che, salvo clamorosi colpi di scena, sarà Guido Pagliuca. Il DG Rosadini e il DS Russo pronti ad intervenire in modo massiccio sul mercato. Forse Alen Carli non resta.

Dopo lunghe settimane di parole, di mille problemi e di qualche conferenza stampa in più del solito. finalmente ci siamo. La Lucchese entra nella fase operativa che dovrà portare tra pochi giorni, sabato la partenza per il ritiro di Coreglia, ad alcune scelte di vitale importanza. Intanto il primo passo sarà l’annuncio del nuovo del nuovo allenatore. La società rossonera lo ufficializzerà dopo la riunione del Cda secondo il nuovo modus operandi dettato da Bacci in prima persona. Ed allora, siccome non ci aspettiamo clamorosi colpi di scena, ecco che il nuovo condottiero rossonero ha la faccia e le sembianze di Guido Pagliuca. 37enne tecnico sul quale si sono concentrate le attenzioni di Russo e Rosadini. Toccherà a lui assemblare la squadra che salirà a Coreglia e che dal 1° settembre cercherà di essere tra le maggiori protagoniste e di vincere il campionato di serie D. Già ma ci si chiede quale Lucchese, quale macchina in gergo motoristico, avrà tra le mani lo stesso Pagliuca ? Una squadra che ripartirà da un nucleo solido che però potrebbe fare a meno di uno dei giocatori che finora avevamo dato per scontato rimanesse a Lucca, ovvero Alen Carli. Il gigantesco difensore centrale ha infatti altre proposte ma soprattutto vorrebbe avvicinarsi a casa, lui che è friulano doc. Del resto Russo in queste ore ha iniziato i colloqui con gli altri reduci della stagione passata e assieme a Rosadini si accinge a stringere per altri rinforzi peraltro già individuati oltre a due-tre under che facciano al caso della Lucchese. Ricordiamo che il prossimo anno i fuoriquota saranno un 93, due 94 e un 95. In definitiva prepariamoci a giornate scoppiettanti anche perchè il gruppo che sabato prossimo salirà in Valle del Serchio se non sarà completo, poco ci dovrà mancare.