Manca il defibrillatore, muore un uomo

Manca il defibrillatore, muore un uomo

Roy Lepore - Lorenzo Bertolucci

di Roy Lepore - Lorenzo Bertolucci

PIETRASANTA - Il fatto è avvenuto questa mattina a Strettoia. L’automedica intervenuta sul posto non aveva con sè il defibrillatore, obbligatorio. L’Asl12 apre un’inchiesta interna.

Un uomo di 57 anni che aveva perso conoscenza a Strettoia è morto a causa del ritardo con il quale è stato soccorso con il defibrillatore. Scattato l’allarme, sul posto è giunta un’automedica, ma una volta arrivati sul luogo, il medico e l’infermiere si sono accorti di non avere con loro il defibrillatore, che invece in base alle procedure deve essere sempre a bordo. L’ambulanza dotata di defibrillatore è giunta sul luogo solo mezz’ora dopo e nonostante i tentativi di rianimazione per il paziente non c’è stato niente da fare. “L’errore commesso è stato grave – ha detto il direttore generale dell’Asl12 Brunero Baldacchini -. Abbiamo attivato immediatamente una verifica interna. Il magistrato ha disposto l’autopsia, dalla quale emergeranno le reali cause del decesso dell’uomo”.

Questo il comunicato integrale della Asl12.

“Stamani è successo un fatto grave nel comune di Pietrasanta e un uomo, al quale la Centrale Operativa del 118 aveva assegnato il codice rosso, è morto”. Brunero Baldacchini, direttore generale della Asl 12 di Viareggio, riferisce dell’evento tragico che si è verificato stamani sul territorio della sua Asl.

Intorno alle 8 la Centrale operativa della Asl 12 di Viareggio ha ricevuto una richiesta di soccorso per una persona con perdita di coscienza in località Strettoia nel comune di Pietrasanta. La Centrale operativa ha assegnato un codice rosso alla missione e ha attivato immediatamente, come da protocollo, l’auto medica (con medico e infermiere a bordo) con partenza dal distretto Asl di Querceta, e contemporaneamente l’ambulanza, con partenza da Seravezza.

L’auto medica è giunta sul posto circa 7 minuti dopo la chiamata, e il medico e l’infermiere, constatate le gravissime condizioni del paziente che si presentava privo di tutti i parametri vitali, iniziavano immediatamente le manovre di rianimazione cardio-polmonare e somministravano i farmaci previsti in questi casi accorgendosi però di non avere con sè il defibrillatore.

La prima ambulanza ha avuto difficoltà a trovare la località, quindi dalla Centrale operativa è stato deciso di attivare una seconda ambulanza, che è giunta sul posto dopo circa mezz’ora dalla richiesta di soccorso.

All’arrivo dell’ambulanza veniva applicato al paziente il defibrillatore, che non produceva effetto perché il ritmo non era defibrillabile. Le manovre di rianimazione cardio-polmonare si sono protratte per oltre 40 minuti senza esito.

“L’errore che è stato commesso è grave – dice Baldacchini – Le procedure prevedono che l’auto medica debba avere il defibrillatore a bordo e che sia l’infermiere a fare la check list delle attrezzature. Abbiamo attivato immediatamente una verifica interna, e coinvolto il Centro Regionale per la Gestione del Rischio Clinico, per l’analisi del caso. Assumerò i provvedimenti che si renderanno necessari. Il magistrato ha disposto l’autopsia, dalla quale emergeranno le reali cause del decesso dell’uomo”.

La Direzione Aziendale ha espresso personalmente ai familiari il cordoglio della ASL, assicurando, come sopra accennato, che sulla vicenda verranno effettuate le verifiche necessarie.