San Giorgio, un carcere da chiudere

San Giorgio, un carcere da chiudere

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

LUCCA - Lo hanno ribadito i senatori del Pd Andrea Marcucci e Manuela Granaiola che sabato mattina hanno visitato la casa circondariale lucchese. Struttura fatiscente e sovraffollamento i principali problemi.

Con il doppio dei detenuti che potrebbe ospitare il carcere di Lucca e’ una struttura vecchia, sovraffollata e con significative carenze di organico. E nonostante piccoli miglioramenti e la buona volontà del direttore e di tutti gli operatori il San Giorgio è una vergogna da chiudere. Chiederemo al ministro Cancellieri di inserire Lucca nel piano delle nuove carceri, hanno spiegato i senatori del Pd Manuela Granaiola ed Andrea Marcucci, che sabato mattina come ormai avviene da anni, hanno fatto l’ennesima visita ispettiva alla casa circondariale lucchese. Quella di oggi pero’ e’ stata anche l’occasione per ricordare che Lucca è una delle pochissime città a non aver istituito il Garante per i diritti del detenuto che invece opera a Firenze, Siena, Pistoia, Massa-Carrara, Livorno, Pisa, San Gimignano. I detenuti sono oggi 142, 78 dei quali stranieri, numero attualmente diminuito solo per effetto di un intervento di manutenzione in una delle sezioni ma destinato a raggiungere nel giro di poche settimane l’abituale cifra di 200 che corrisponde al doppio del consentito. Gli agenti di custodia sono 95 ma dovrebbero essere 125 e per capire come la situazione non sia più sopportabile, basta ricordare che in tutto l’istituto ci sono 22 docce.