C’eravamo tanto amati

C’eravamo tanto amati

Giulio del Fiorentino

di Giulio del Fiorentino

CALCIO LEGAPRO - Il vicepresidente della Lucchese Giannecchini lascia sbattendo la porta in faccia al presidente Bacci: societa' alla deriva ancora senza giocatori. E mentre le altre corrono non c'è ancora la data del ritiro.

L’uscita dell’ex presidente della Lucchese Nicola Giannecchini dal consiglio di amministrazione della societa’ presieduta da Andrea Bacci non puo’ e non deve passare come un normale step di crescita della struttura. Giannecchini non solo se n’è andato. Ma ha anche sbattuto la porta e non si puo’ fare finta di non aver sentito il rumore del botto provocato da un personaggio tanto elegante e intelligente. Un imprenditore che ha sempre dimostrato correttezza e capacita’ di gestione societaria. Anche perche’ fu proprio Nicola Giannecchini che lo scorso anno spinse i suoi soci affinche’ la Lucchese finisse nella mani di Bacci anziche’ in quelle del ligure Perpignano. Così come con il coraggio e la correttezza che gli si addicono, pare sia stato proprio Giannecchini l’unico a sostenere Bacci durante il consiglio di amministrazione nel quale si decise (a maggioranza) il futuro di Bruno Russo. Sbattendo la porta Nicola Giannecchini ha voluto richiamare l’attenzione di tutti coloro che stanno sonnecchiando e giustificando una societa’ inesistente. Una societa’ che non ha avuto il coraggio di cedere a Lucca United l’uno per cento lasciato dal buon Alberto Francesconi. Una societa’ che dopo tre giorni di lavoro al calciomercato di Milano ha depositato il lega i contratti degli unici quattro giocatori di cui era gia’ proprietaria. E poi ci sono i ritardi nei pagamenti. L’assenza totale di uno staff tecnico che aspetta ancora i soldi della scorsa stagione. Mentre gli altri ingranano la quarta la Lucchese, che fino a ieri pareva ferma, ha messo addirittura la retromarcia.