Scuola, ai precari lucchesi toccano le briciole

Scuola, ai precari lucchesi toccano le briciole

La Redazione

di La Redazione

LUCCA - Nelle graduatorie invasione di precari provenienti da altre province: gli insegnanti chiedono un incontro al ministro Giannini.

Gli insegnanti lucchesi rischiano di rimanere senza lavoro. In queste ore c’è stato l’aggiornamento triennale delle graduatorie dell’Ufficio scolastico provinciale, aggiornamento che consente di ufficializzare i passaggi degli insegnanti da una provincia all’altra. E sulla Toscana, e in particolare su Lucca, considerata una piazza molto appetibile, si è verificata una specie di invasione da parte di precari in cerca di lavoro provenienti da altre province, soprattutto dal sud Italia.
Con il risultato che i precari lucchesi rischiano di rimanere a bocca asciutta, senza neppure la possibilità di supplenze.
In particolare, nella graduatoria della scuola dell’infanzia, i primi 173 posti sono occupati da insegnanti provenienti da altre province: stando così le cose ai precari lucchesi nelle scuole della provincia potrebbero non toccare nemmeno le briciole.
La protesta è partita da un gruppo di insegnanti lucchesi che si riuniscono nella pagina Facebook “Precari scuola organizzati”.
“Ovviamente non è un discorso che riguarda il nord e il sud – dicono gli insegnanti – ma è il sistema che non funziona. Non ci possono chiedere la continuità didattica se poi da un momento all’altro ci tolgono tutte le classi”.
I precari lucchesi hanno già incontrato l’assessore comunale Vietina ma adesso chiedono un incontro urgente con il ministro alla pubblica istruzione, la lucchese Stefania Giannini. Nel frattempo, chiederanno l’accesso agli atti in Provveditorato per la verifica dei punteggi delle graduatorie.