Tambellini fa “all in” sul Piuss

Tambellini fa “all in” sul Piuss

Giulio Del Fiorentino

di Giulio Del Fiorentino

LUCCA - Il sindaco di Lucca si gioca il tutto per tutto coi progetti di riqualificazione della citta'. Se pero' dovesse perdere anche i finanziamenti regionali (le premesse ci sono tutte) il suo mandato avrebbe i giorni contati.

I nodi del Piuss lucchese, i piani di riqualificazione urbana, vengono al pettine. E su questi l’amministrazione guidata da Alessando Tambellini si sta giocando il futuro. Ci sono in ballo progetti per 20 milioni di finanziamenti regionali, fra i quali ex Manifattura ed ex Lorenzini, ma nella maggioranza dei casi si tratta di progetti che negli ultimi due anni sono rimasti fermi. Alcuni dei quali anche a causa di presunte irregolarità negli iter di approvazione.
Se la situazione rimane questa, nel 2015 i finanziamenti andranno perduti. L’amministrazione comunale è tra due fuochi: da un lato salvare il salvabile di questi piani ma dall’altro – stando a quanto dice il sindaco Tambellini – bisogna evitare che possano trascinare Palazzo Orsetti in un baratro. I progetti non sono infatti completamente coperti dai soldi regionali e impegnano anche il Comune per una parte degli investimenti. Tambellini quei soldi non li ha e dovrebbe accendere un maxi mutuo per metterli sul piatto.
Per questo tra i possibili scenari disegnati da esponenti dell’amministrazione lucchese, c’e’ anche quello di una totale rinuncia a quei progetti. In questo caso però il Comune, oltre che dire no ad una grossa opportunità di sviluppo, dovrebbe pagare anche forti penali alle ditte appaltatrici. Ecco allora che oltre un baratro per l’amministrazione l’esclusione dai finanziamenti regionali rappresentera’ la pietra tombale e il fallimento della gestione della cosa pubblica secondo Tambellini.
Una situazione complicata che ha fatto scattare l’allarme rosso nel Pd lucchese, contrario all’idea di rinuciare ai finanziamenti e sempre più in rotta di collisione con Tambellini. Venerdì c’è stata una riunione alla quale hanno partecipato anche i parlamentari Marcucci e Mariani ed il segretario comunale Bambini. In un clima di tregua armata è stato deciso un impegno comune su più livelli istituzionali per provare a salvare capra e cavoli. In particolare, il sindaco confida nel fatto che sia la Regione a dare una mano, modificando la destinazione dei finanziamenti.