Impianto compostaggio: progetto e polemiche

Impianto compostaggio: progetto e polemiche

Lorenzo Bertolucci

di Lorenzo Bertolucci

CAPANNORI - Sta provocando molte polemiche il progetto per realizzare un impianto privato nell'area di Salanetti. Non tanto per il progetto in sè, ma per "il silenzio" di Comune e Provincia.

L’idea piace e potrebbe davvero avere dei riscontri positivi per la collettività di Capannori e non solo, ma è il modo in cui è venuto alla luce pubblicamente che sta provocando polemiche molto accese. Stiamo parlando dell’impianto di compostaggio che una società privata intende realizzare nell’area di Salanetti. Il progetto è stato scoperto dal quotidiano La Nazione e dal gruppo d’opposizione “Insieme si può” sul sito internet della Provincia di Lucca, pubblicato il 14 agosto con la richiesta dell’azienda proponente, la Gielle Srl di Milano, della Valutazione di Impatto Ambientale.
Cittadini e forze di minoranza, che non si dicono contrari al progetto, contestano a Provincia e Comune di non aver reso pubblica la cosa prima. Per presentare le osservazioni al progetto c’è tempo fino al 28 settembre, ma dopo anni di polemiche legate all’impianto di compostaggio pubblico, alla fine mai creato, si sarebbero aspettati un maggiore coinvolgimento della collettività. Sia per discutere della collocazione (visto che in passato il Comune aveva bocciato l’area di Salanetti) sia per l’opportunità di avere un impianto gestito da privati in un municipio che ne voleva uno pubblico. Ma nonostante le stoccate al momento sia la Provincia che il Comune di Capannori non commentano.
Il progetto comunque a questo punto è pubblico e completo. L’impianto dovrebbe sorgere nell’area dell’ex Mauro Pacini a Salanetti; 7.000 metri quadrati di capannone per trattare circa 60.000 tonnellate l’anno di umido e sfalci d’erba da trasformare con una nuova tecnologia in fertilizzante e biocombustibile. Gli ingegneri promettono la riduzione al minimo rumori e odori. Anche il traffico dei mezzi pesanti è indicato: 5-10 mezzi pesanti e altrettanti leggeri al giorno. Per finire il luogo, che appare l’ideale: popolata di attività di recupero e gestione dei rifiuti come la Valfreddana Recuperi e l’ASCIT.