Bergamini torna sul tetto del mondo

Bergamini torna sul tetto del mondo

Guido Casotti

di Guido Casotti

LUCCA - Riccardo Bergamini torna sull'Himalaya. Un anno fa conquistò il Cho Oyu. Stavolta l'alpinista lucchese tenterà la scalata al Manaslu (8163) l'ottava montagna più alta del mondo.

Non sarà il mal d’Africa, ma probabilmente è qualcosa di simile. Così a distanza di una anno dall’aver conquistato il Cho Oyu dal versante tibetano, Riccardo Bergamini torna per la quarta volta sulle vette dell’Himalaya, su quello che a ragion veduta si può considerare il “tetto del mondo”. La nuova ed affascinante spedizione dell’alpinista lucchese, primo toscano ad aver scalato una vetta oltre gli 8000 metri, è stata presentata nella sala degli Specchi del Comune di Lucca alla presenza dell’assessore allo sport Celestino Marchini, il quale ha avuto parole di stima e di apprezzamento per l’impegno sportivo e di vita di Bergamini definito esemplare. Il Manaslu detto anche la “montagna dello spirito” è l’ottava più alta del mondo. Si trova ad un centinaio di chilometri da Katmandu e fa parte del Mansiri Himal, una fantastica catena montuosa incastonata nell’Himalaya. Pensate che in soli 30 chilometri dai mille metri di quota si arriva in vetta. Non mancheranno le difficoltà tanto che la preparazione secondo un clichè consolidato è stata accurata e dettagliata:
Bergamini tenterà la salita senza ossigeno supplementare dalla via aperta dai giapponesi nel 1956. La partenza all’Italia avverrà giovedì prossimo 11 settembre e la spedizione avrà una durata di 42 giorni.