Arrestato il presunto complice dell’aggressione

Arrestato il presunto complice dell’aggressione

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

LUCCA - E' stato arrestato il secondo presunto responsabile del pestaggio ai danni di un autotrasportatore avvenuto lo scorso giugno nei pressi della piscina dell'ex Casina Rossa.

I Carabinieri del Reparto Operativo di Lucca hanno arrestato Angelo Lezzi, 41 enne, originario della Provincia di Lecce ma da anni residente a Lucca, poiché sarebbe tra i responsabili del tentato omicidio dell’autotrasportatore lucchese pestato a sangue nel giugno scorso. L’uomo era stato trovato esanime accanto alla sua Golf cabrio blu, nei pressi della piscina dell’ex Casina Rossa di Ponte San Pietro di Lucca, vittima di una brutale aggressione. Quella sera stessa i carabinieri avevano individuato e arrestato uno degli autori, Angelo Spano, nato a Roma, residente da anni a Lucca. Sono state le successive, articolate indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo che hanno consentito di ricostruire definitivamente i fatti e confermare quello che da subito era apparso il probabile movente dell’aggressione cioè una vendetta per ragioni di natura sentimentale. L’ aggressione sarebbe quindi avvenuta dopo che lo Spano aveva avuto la certezza che la propria convivente intratteneva da anni una relazione col proprio amico B.R. dato era stato proprio quest’ultimo ad averglielo riferito per cercare di convincerlo a lasciare la donna. Per questo, quella sera, Spano avrebbe dato appuntamento al suo amico nei pressi della piscina scatenando la furia della sua gelosia. Per riuscire nel suo intento criminoso si era fatto accompagnare e aiutare da Angelo Lezzi. Le analisi delle tracce rinvenute sul luogo dell’aggressione, i dati raccolti nell’ ambito delle indagini tecniche e il raffronto delle testimonianze delle persone che in quei giorni si sono relazionate con la vittima, hanno consentito ai carabinieri di fornire alla magistratura un quadro chiaro della vicenda, giungendo così all’ arresto di quello che sarebbe il secondo responsabile dell’aggressione.