Sogno di una notte di mezza sbornia

Sogno di una notte di mezza sbornia

Lorenzo Bertolucci

di Lorenzo Bertolucci

LUCCA - E' stata la scuola teatrale napoletana ad aprire la stagione di prosa del Teatro del Giglio. "Sogno di una notte di mezza sbornia", capolavoro di Eduardo De Filippo, messo in scena dalla compagnia di Luca De Filippo.

Regia di Armando Pugliese e con le musiche di scena del premio oscar Nicola Piovani. Questa commedia, valutata dalle recensioni dell’epoca tra le più esilaranti che Eduardo abbia mai messo in scena, ha al suo centro il gioco del lotto, i sogni, le superstizioni e le credenze popolari di un’umanità dolente che cerca un futuro migliore. Protagonista della pièce Pasquale Grifone (Luca De Filippo), povero facchino cui non fa fatica alzare il bicchiere: dopo aver bevuto una volta in più, gli appare in sogno nientemeno che Dante Alighieri. Quattro numeri: questa è la preziosa comunicazione del Poeta. Sono numeri da giocare al lotto, ma attenzione: sono anche la data e l’ora della morte di Pasquale. I numeri fanno il loro dovere, e presto Pasquale e la sua famiglia si ritrovano ricchissimi. Tutti si adattano presto alle nuove comodità, ma Pasquale è sempre più terrorizzato dalla sua morte annunciata, nonostante amici e parenti cerchino di convincerlo che si tratta solo di superstizioni… Con lo stile comico e farsesco dell’antica tradizione teatrale napoletana, Eduardo mette in scena la crescente disperazione di Pasquale per la sua “imminente” morte in un crescendo corale di solidarietà, interessi ed egoismi, regalandoci così uno sguardo lucido ed impietoso sul nostro modo di essere nel mondo.