Tambellini scrive a Renzi: “Basta tagli”

Tambellini scrive a Renzi: “Basta tagli”

Lorenzo Bertolucci

di Lorenzo Bertolucci

LUCCA - "E' nostro dovere richiamare la necessità di non scaricare sui Comuni obblighi che sono in carico ad altri livelli istituzionali". Si chiude così la lettera del sindaco Tambellini al premier Renzi.

“E’ nostro dovere richiamare la necessità di non scaricare sui Comuni obblighi che sono in carico ad altri livelli istituzionali”. Si chiude così la lettera che il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini ha inviato attraverso il Prefetto al presidente del Consiglio Matteo Renzi per contestare, seppur con toni equilibrati, i tagli operati dal Governo. Al fianco dell’intera giunta, e in particolare dell’assessore al bilancio Cecchetti, il primo cittadino ha ricostruito il lavoro fatto sin dalla sua elezione: “Abbiamo fatto la nostra parte tagliando emolumenti a consiglieri e vertici delle partecipate. La spesa del personale è una delle più basse in Italia. Abbiamo risparmiato centinaia di migliaia di euro”.
Allo stesso tempo, ha spiegato Tambellini, il Comune è stato costretto ad aumentare le tasse. Nonostante questo nel 2014 ha dovuto subire i tagli del Governo per 800.000 euro, a cui si è aggiunto, come una mazzata, il milione di euro chiesto pochi giorni fa dal Ministero della Giustizia per le spese degli uffici giudiziari. Per il 2015 la situazione peggiorerà ulteriormente con un taglio previsto di oltre 4 milioni di euro. “Dove e come tagliare non lo abbiamo ancora deciso – ha spiegato il sindaco -, ma così non possiamo andare avanti, il Comune non potrà più fornire determinati servizi ai cittadini e rischiano di pagare le fasce più deboli”.