Chiusi i rubinetti di Pietrasanta

Chiusi i rubinetti di Pietrasanta

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

PIETRASANTA - 6 autocisterne per acqua a scopo alimentare sul territorio comunale per far fronte all'ordinanza di non potabilità a causa degli alti valori di Tallio riscontrati dall'ASL. Disagi e preoccupazione tra i residenti

Primo giorno di ordinanza di non potabilità dell’acqua per gran parte dei cittadini di Pietrasanta. Dopo che le analisi effettuate dall’Asl hanno riscontrato un inquinamento da tallio simile a quello dell’acqua di Valdicastello, il sindaco ha dovuto emanare l’ordinanza a scopo precauzionale, anche se in letteratura non si registrano casi di intossicazioni da tallio se non ingeriti in altissime concentrazioni, come ad esempio nei topicidi. Tutto il centro storico e una vasta area della periferia sono state quindi interdette all’utilizzo dell’acqua dei rubinetti per scopi alimentari e sei autobotti mobili sono state dislocate in diversi punti del capoluogo, per ridurre al minimo i disagi per i residenti.
Gaia ha individuato la causa di questo inquinamento nei sedimenti della conduttura che collega la sorgente Moresco al serbatoio Monteregoli ma le sorgenti risultano pulite, si procederà quindi alla sostituzione di questo condotto per un intervento ipotizzabile in 4 settimane, durante le quali è stato richiesto ai cittadini di contenere i consumi di acqua. In mattinata il sindaco Domenico Lombardi ha avuto una riunione con Gaia alla quale sono state sollevate richieste precise.
stupisce casomai che le analisi dell’Asl siano state effettuate dopo che una privata cittadina le aveva eseguite autonomamente vista la vicenda di Valdicastello, in cui, secondo indiscrezioni, sarebbe risultato dagli esami epidemiologici svolti le scorse settimane, che nel campione di cittadini si siano rilevati alti valori di Tallio nel sangue.