Uno studio dell’ONU sui crimini informatici

Uno studio dell’ONU sui crimini informatici

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

LUCCA - l’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia (UNICRI) ha presentato lo studio "La sicurezza informatica nelle piccole e medie imprese in Italia".

I crimini informatici rappresentano oggi una delle minacce più insidiose. Questo fenomeno che nell’ultimo decennio ha avuto una forte crescita ha un costo per l’economia globale stimato tra i 375 e i 575 miliardi di dollari l’anno.
L’impatto dei crimini informatici sull’economia dei paesi è enorme e non riguarda solo le grandi imprese, ma sempre più anche quelle di piccole e medie dimensioni (PMI). I crimini informatici sono un fenomeno trasversale che colpisce indiscriminatamente tutte le imprese, non solamente quelle del settore informatico o altamente specializzate.
La ricerca ha lo scopo di fornire un quadro sulle conseguenze economiche di questo fenomeno e una valutazione dei rischi e delle vulnerabilità delle piccole e medie imprese. Queste ultime, sono un pilastro della struttura economica e sociale europea e rappresentano il 99,9% delle imprese italiane.
La ricerca ha preso in esame l’impatto dei crimini informatici a livello internazionale, italiano e locale, attraverso un focus specifico sul territorio, interviste mirate e analisi di casi studio. Essa presenta altresì una panoramica degli strumenti attualmente più utilizzati dai criminali, le loro principali motivazioni e i maggiori rischi e vulnerabilità per le imprese.