Adriatico, terra amara per Paolo Andreucci

Adriatico, terra amara per Paolo Andreucci

Guido Casotti - casotti@noitv

di Guido Casotti - casotti@noitv

MOTORI - Solo un quarto posto per il pluricampione garfagnino Paolo Andreucci al 22esimo rally dell'Adriatico. Gara sfortunata ma anche zeppa di errori nell'assetto di una Peugeot 208 che stavolta ha tradito. Ne approfitta Scandola che vince con pieno merito davanti al farncese Chardonnet e al solito Basso.

 

 

In un vortice di polvere gli altri vedevan siccità…Cosi qualche lustro fa Fabrizio De Andrè in “Non al denaro , non all’amore nè al cielo” dall’antologia di Spoon River,. Non è poi che nel 22esimo rally dell’Adriatico Paolo Andreucci abbia raccolto molto di più…In effetti il quarto posto, e dunque giù anche dal podio, non soddisfa e non può assolutamente soddisfare l’andamento di una corsa davvero deludente. Musi lunghi alla Peugeot per un risultato inaspettato anche perchè sia al Ciocco, pur con gli inconvenienti avuti, che al Sanremo letteralmente dominato, Ucci e Ussi erano parsi quasi di un altro pianeta. Adesso sarà importante capire quello che è successo per ripartire subito fra un paio di settimane al Targa Florio. Unica nota confortante il primato in classifica che tale era, e tale rimane. Delle difficoltà dell’otto volte campione italiano ha saputo approfittare Umberto Scandola. Magnifica ed impeccabile la prova del veronese con la sua Skoda Fabia super 2000 e sempre in attesa dell’evoluzione con la R5. Il dominio di Scandola è stato assoluto. Otto prove vinte su undici e agli altri non sono rimaste che le briciole. Un trionfo che rimette in carreggiata il campione italiano 2013 e lo pone tra gli interlocutori più pericolosi al tavolo del Cir 2015. Tra le sorprese spicca quella del francese Sebastien Chardonnet. Il giovane transalpino del team Ford Racing ha confermato tutte le sue qualità peraltro già palesate nel mondiale WRC3, realizando al debutto sulla terra con la sua Fiesta R5, tempi di assoluto valore. E poi il solito Basso, che al momento non ha ancora offerto acuti stagionali, ma che alla fine è sempre lì. In realtà il vicentino ci ha provato ma i tempi staccati non lo possono soddisfare appieno se davvero vorrà lottare per il titolo tricolore. Da aggiungere l’ottima gara di Luca Panzani. Il giovane rampante pilota lucchese ancora una volta ha dimostrato di saperci fare dominando il trofeo Renaul Twingo R2 dove dopo tre prove guida saldamente la classifica con 169 punti e ben 49 lunghezze di vantaggio su Bottoni. Come dicevamo i motori del CIR 2015 torneranno a rombare a fine mese, dal 28 al 30, con la 99esima edizione del Targa Florio.