Una stretta di mano contro il razzismo

Una stretta di mano contro il razzismo

Lorenzo Bertolucci -

di Lorenzo Bertolucci -

ALTOPASCIO - Si è svolto oggi ad Altopascio l'incontro tra il centrocampista della Juniores del Seravezza squalificato per 10 giornate per presunti frasi razziste e l'attaccante del Lammari di origini senegalesi: "Non è andata affatto così" hanno spiegato i due giovani.

 

La loro storia era finita su tutti i media, anche nazionali. Dieci giorni dopo questa stretta di mano vuole cancellare ogni cosa, anche se – dicono – non è stato detta e scritta la verità. Gabriele, 18 anni, centrocampista del Seravezza calcio, è stato squalificato per 10 giornate per, si leggeva nel comunicato, aver “rivolto ad un avversario frase offensiva e discriminatoria per motivi di colore”. Questo avversario è Papa Thierno, anche lui 18 anni, attaccante del Lammari originario del Senegal. Sin dall’inizio il Seravezza ha difeso il suo giovane dicendo che l’arbitro aveva capito male e che il giudice sportivo aveva inflitto una posizione troppo pesante. Il momento incriminato si è svolto lontano da testimoni e dunque solo i ragazzi potevano sapere che cosa fosse accaduto. L’incontro di oggi, organizzato ad Altopascio dalle due società e voluto dai due ragazzi, vuole porre fine alla vicenda, anche perché gli ultimi dieci giorni per Gabriele sono stati molto difficili.