Cadavere rinvenuto lungo le sponde del Serchio

Cadavere rinvenuto lungo le sponde del Serchio

Lorenzo Bertolucci -

di Lorenzo Bertolucci -

LUCCA - Un cadavere in avanzato stato di decomposizione è stato rinvenuto questa mattina sulle sponde del fiume Serchio a San Pietro a Vico. A compiere la macabra scoperta un uomo che stava portando il cane a passeggio.

 

Era in avanzato stato di decomposizione, addirittura senza testa e senza mani. Probabilmente esposto alle intemperie molto molto a lungo. Macabra scoperta lungo le sponde del Serchio, all’altezza di San Pietro a Vico. Un cadavere è stato rinvenuto nei pressi di un albero da un pensionato che abita nella zona e che stava passeggiando con il cane lungo la sponda. Il corpo, probabilmente portato qui dalla piena di quindici giorni fa, è stato in acqua per molto tempo rendendolo irriconoscibile.

Sul posto è intervenuta la polizia e il pubblico ministero di turno Elena Leone ha disposto l’autopsia che sarà effettuata dal medico legale Stefano D’Errico. Nelle indagini la polizia partirà dalla lista delle persone scomparse ed è probabile anche un’analisi del Dna da comparare con i familiari di persone che non hanno dato più notizie. Al momento non è esclusa alcuna possibilità: un incidente o un atto violento oppure un suicidio. Tra gli scomparsi, tra l’altro cercato per molto tempo nel Serchio (nei pressi fu rinvenuta la sua auto), c’è anche un artigiano di Coreglia scomparso nel novembre 2014 a Borgo a Mozzano.

Questa vicenda ha ricordato un episodio avvenuto 28 anni fa, quando fu ritrovato il cadavere senza testa di un rappresentante di materiali edili, il 57enne Carlo Alberto Bertini. Un delitto del quale non si è mai trovato il responsabile.