Al Friuli Michelini trova il feeling giusto con la Skoda Fabia R5

Al Friuli Michelini trova il feeling giusto con la Skoda Fabia R5

Guido Casotti -

di Guido Casotti -

MOTORI - Rudy Michelini ha ritrovato la via del sorriso nel contesto del Campionato Italiano WRC. Lo scorso fine settimana, al 53° Rally del Friuli Venezia Giulia, il pilota lucchese, con alle note Michele Perna, ha finito ottavo assoluto e secondo di categoria R5, nel bel mezzo di una lotta contro vetture World Rally Car, quindi di categoria superiore.

La gara, senz’altro positiva sotto l’aspetto tecnico, ha avuto una punta sfortunata in epilogo, per Michelini e Perna: durante l’ultima prova speciale, partiti in testa alla categoria R5, hanno poi trovato sul percorso il concorrente che li precedeva in partenza, il quale li ha rallentati per circa due chilometri facendogli perdere preziosi secondi, quelli probabilmente mancati per aspirare alla vittoria finale di categoria.

Il commento di Rudy Michelini: “Udine ci ha sicuramente restituito il sorriso. Finalmente dopo diversi mesi in cui non riuscivamo ad esprimerci al meglio, abbiamo avuto la sensazione concreta di essere tornati veloci sulla prestazione pura. La vettura che ci ha messo a disposizione il Team PA Racing si è dimostrata molto competitiva e piacevole da guidare, la simbiosi vettura pneumatici Pirelli è stata perfetta, sinceramente in poche altre occasioni ho visto un abbinamento vettura-pneumatico così ben azzeccata. Durante la gara abbiamo condotto una bellissima battaglia con Luca Rossetti con la Hyundai ed Alessandro Bosca con la Ford per la leadership di R5. Alle fine ha prevalso Bosca che è stato bravissimo a sorpassarci in dirittura d’arrivo, da parte nostra dobbiamo sicuramente recriminare per il tempo perso dietro ad Efrem Bianco che abbiamo ripreso in prova e ci ha tenuto dietro per un paio di chilometri, sicuramente ci ha fatto perdere secondi preziosi ma allo stesso tempo devo ammettere che anche senza “l’ostacolo Bianco” fare il tempo di Bosca avrebbe voluto dire partire con l’intenzione di prenderci dei rischi che sinceramente non ritenevamo opportuni, complimenti quindi ai nostri avversari, noi siamo sicuramente soddisfatti di questo risultato”.