La città in lutto per la morte dei due operai

La città in lutto per la morte dei due operai

Redazione

di Redazione

LUCCA - La città è in lutto per la morte di Eugenio Viviani e Antonio Pellegrini, i due operai della coop Agricola Morelli precipitati da un'altezza di dieci metri in via Vittorio Veneto a causa della rottura dell'autoscala sulla quale stavano lavorando.

La Procura ha aperto un’inchiesta, che si affianca all’indagine già avviata dalla Asl. Questa mattina in tanti hanno lasciato un fiore sul luogo di una tragedia che ancora risulta inspiegabile.

I due operai si trovavano sul cestello dell’autoscala per sistemare sulla facciata laterale di palazzo Pretorio i portalumini per la processione di Santa Croce. Si trovavano all’altezza della terza finestra, sopra il porticato, quando il supporto si è improvvisamente schiantato. La caduta è stata terribile e non ha lasciato scampo ai due sfortunati colleghi. Sono in corso le verifiche per capire perchè quel maledetto braccio si è spezzato. Dai primi riscontri sembra che il mezzo fosse in regola con il ciclo di revisioni previsto dalla legge.  L’autoscala è stata posta sotto sequestro.

Eugenio Viviani aveva 54 anni e viveva a Santa Maria del Giudice. Lascia la moglie e un figlio di 18 anni. Antonio Pellegrini aveva 61 anni, viveva a Lammari e lascia la moglie e due figli, uno ancora studente e un’altro che presta servizio nei Vigili del Fuoco.

Il sindaco Alessandro Tambellini ha annunciato che chiederà alla commissione oragnizzatrice della Processione di Santa Croce di non esporre i lumini e di annullare lo spettacolo dei fuochi d’artificio. Per testimoniare il dolore di tutta la comunità lucchese, e di tutta la provincia, per quanto accaduto.