Andare per i luoghi del 1968 con il giornalista Toni Capuozzo

Andare per i luoghi del 1968 con il giornalista Toni Capuozzo

Guido Casotti -

di Guido Casotti -

LUCCA - All'auditorium della Biblioteca Agorà il noto giornalista Toni Capuozzo ha presntato il libro "Andare per i luoghi del '68". Un modo di ripercorrere la sua lunga e brillante carriera di giornalista e inviato ma anche di scrittore. Capuozzo ha incontrato gli studenti del liceo artistico e musicale Passaglia di Lucca.

II ’68 è stato moltissime cose immateriali: la musica, i poster, Bandiera Gialla alla radio, la scoperta dei «giovani» a livello planetario. Ed è stato anche molte cose materiali: l’eskimo e le Clarks, le minigonne, gli stivaletti, il mangiadischi, il ciclostile e il megafono. Ha generato nuovi modi di fare politica tra autogestioni e assemblearismo, di stare insieme nelle comuni o nelle famiglie aperte, di viaggiare tra nomadismo e misticismo. Di tutto ciò Toni Capuozzo, noto giornalista e scrittore nonchè inviato di guerra in molti conflitti,  parla nel suo ultimo libro “Andare per i luoghi del ’68” presentato venerdì mattina a Lucca.

Ma il ’68 è stato anche luoghi, alcuni mitizzati: la Trieste di Basaglia, Venezia e Porto Marghera, Trento e Sociologia, Milano e la Zanzara, Firenze, con l’Isolotto e Barbiana, Torino e la Fiat, Pisa e la Normale, Roma e Valle Giulia, la Sicilia di Mauro Rostagno e di Danilo Dolci. Il ricordo di una stagione improtante e di svolta. 50 anni dopo Capuzozo ne ha parlato anche agli studenti del liceo artistico e musicale Passaglia di Lucca.