Trentino Sviluppo: nessuna delocalizzazione della Spirale

Trentino Sviluppo: nessuna delocalizzazione della Spirale

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

TRENTO - Nella vicenda della chiusura dello stabilimento Nora di Monsagrati della Spirale Group, con il licenziamento di 42 operai, si inserisce anche il commento di Trentino Sviluppo, l'azienda della Provincia autonoma di Trento con la quale la Spirale ha siglato un accordo per lo sviluppo dello stabilimento di Cinte Tesino.

L’accordo prevede l’acquisizione da parte di Trentino Sviluppo di una parte dello stabilimento di Cinte per un importo di circa due milioni di euro, da restituire sotto forma di canone di locazione. In una nota ufficiale il presidente di Trentino Sviluppo Sergio Anzelini specifica: «Seguiamo con attenzione e apprensione la vertenza avviata a seguito dell’annunciata chiusura da parte di Spirale dello stabilimento di Monsagrati. L’accordo siglato lo scorso anno dall’azienda con Trentino Sviluppo è finalizzato al potenziamento dello storico sito produttivo di Cinte Tesino, situato in un piccolo territorio di montagna. In alcun modo l’intesa con Spirale prevede operazioni di accentramento o rilocalizzazione a scapito di altri stabilimenti italiani del Gruppo»

Appresa la notizia dell’intenzione di chiudere lo stabilimento di Monsagrati la società di sistema della Provincia di Trento ha chiesto immediatamente chiarimenti. Spirale ha ribadito che la decisione di cessare le produzioni a Monsagrati non è in alcun modo condizionata dagli investimenti in corso a Cinte Tesino bensì dettata unicamente da ragioni economiche legate alla perdita di volumi dello stabilimento toscano dovuti alla contrazione del mercato degli stivali in PVC.

” Non è nostra intenzione metterci in competizione con altre regioni – conclude Anzelini –  ma solo consolidare una presenza industriale che nelle zone decentrate di montagna è per sua natura particolarmente fragile e complessa”.