Lucchese, ospita Albissola in una sorta di spareggio-salvezza

Lucchese, ospita Albissola in una sorta di spareggio-salvezza

Guido Casotti -

di Guido Casotti -

CALCIO C - La Lucchese è tornata al lavoro dopo la bruciante sconfitta di Piacenza. Una battuta d'arresto che ci poteva stare e che purtroppo conferma i limiti della squadra di Favarin: talvolta bella, ma poco incisiva. Domenica prossima gara interna con l'Albissola: in palio punti pesanti per la salvezza.

E’ una Lucchese che piace ma poco concreta. Cinismo e pragmatismo pare non facciano parte del DNA della squadra di Favarin. Ennesima conferma è arrivata dalla trasferta di Piacenza sul campo peraltro della nuova capolista del campionato. Tre, almeno tre ghiotte occasioni da rete non sfruttate e allora al Garilli ci può stare che puoi anche perdere. Tornare a Lucca a mani vuote dopo essersela giocata alla pari con uno degli squadroni del torneo, è magra consolazione. In realtà bisogna prenderci anche l’aspetto positivo, ovvero che la formazione di Favarin dopo alcune prestazioni sotto tono è tornata a proporre un calcio apprezzabile e convincente.

Tre partite da qui alla fine dell’anno a cavallo tra la fine del girone di andata e l’inizio del ritorno. Impegni severi ma non impossibili in cui la Lucchese, che attualmente occupa il penultimo posto, dovrà cercare di raccogliere un buon bottino di punti. A cominciare dalla gara interna di domenica prossima (ore 18,30 orario, perlomeno infelice) contro l’Albissola, una di quelle squadre su cui fare la corsa salvezza. Attenzione, però, che i liguri sono reduci dalla bella vittoria (2-0) sul Cuneo che ha permesso loro di salire a quota 15. Possibilità di aggancio per la Lucchese in caso di vittoria. Poi la Pantera vivrà due trasferte davvero difficile a cavallo tra Natale e Capodanno. Il 23 a Pontedera, campo notoriamente ostico e il 30 ad Arezzo nell’abbrivio del girone di ritorno che saluterà il 2018. Ma questa è un’altra storia.