PIETRASANTA - La strage di multe dell'autovelox sulla Statale Aurelia sembra frenare. E soprattutto colpire meno del previsto i pietrasantini. A dirlo sono i numeri ufficiali diffusi dal Comando di Polizia Municipale sui primi cento giorni di attivazione del sistema di rilevamento automatico della velocità, scattato alla fine di settembre.

In quel tratto, gestito da Anas, sono transitati circa 600mila veicoli in tre mesi. Sanzionati per aver sforato il limite di velocità di 50 km/h il 3.97%. Circa 22mila automobilisti. L’impennata di sanzioni è stata soprattutto nelle prime settimane. Nell’ultimo mese, complice probabilmente qualche accortezza in più, sono calate del 60%. Tra i dati incuriosisce la residenze. Solo uno su dieci dei multati è residente a Pietrasanta.

Numeri che spingono l’ex assessore della giunta Mallegni Simone Tartarini a difendere l’installazione dell’autovelox, voluta tre anni fa soprattutto per garantire sicurezza. “Il 96% degli automobilisti oggi rispetta il limite. Prima non era così. Tant’è che Anas si vide costretta a ridurre il limite di velocità da 70 a 50 km/h. In un tratto che” – ricorda ancora Tartarini – “aveva visto 40 incidenti in 48 mesi, di cui 24 con feriti. Oggi gli incidenti sono azzerati.”

Chissà se questi numeri basteranno a sgonfiare l’ondata di scontento diffusa tra i tanti cittadini multati, alcuni anche decine di volte per i continui sforamenti, pronti a depositare i primi ricorsi contro il Comune di Pietrasanta, che grazie a queste sanzioni ha potuto mettere a bilancio 1,4 milioni di euro di gettito extra.

E mentre il Partito Democratico prosegue la raccolta di firme per far spegnere l’autovelox (si contano già centinaia di adesioni), l’assessore alla viabilità Andrea Cosci attende l’ok di Anas per innalzare il limite da 50 a 60 km/h. Ma ha già annunciato anche l’installazione di altri tre, due sulla via provinciale Vallecchia e uno sulla Sarzanese entro l’inizio dell’estate.