Tambellini si rivolgera’ al Tribunale per la questione migranti

Tambellini si rivolgera’ al Tribunale per la questione migranti

Redazione

di Redazione

LUCCA - Con un post su facebook il sindaco del comune di Lucca annuncia che rispettera' il decreto sicurezza ma sottolinea le sue perplessita che portera' fino al Giudice Ordinario.

“Non posso sospendere un decreto approvato dal Parlamento democraticamente eletto e controfirmato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Non lo può fare un sindaco che ha giurato sulla Costituzione, che rappresenta i cittadini, le istituzioni e soprattutto lo Stato.
Ma non posso neppure nascondere le mie perplessità sul decreto sicurezza, soprattutto per quanto riguarda l’articolo 13, che stabilisce che il permesso di soggiorno rilasciato a un richiedente asilo non è sufficiente per iscriversi all’anagrafe e, di conseguenza, al servizio sanitario nazionale.

Se ai migranti presenti nelle nostre città non possiamo garantire diritti basilari come le cure mediche e non abbiamo ovviamente alcun potere per rimpatriarli come dovremmo comportarci? Il Ministro Salvini ha il dovere di tutelare l’ordine pubblico e invece ci lascia la “pacchia”, termine che a lui piace tanto: ci lascia cioè oggettive ed evidenti difficoltà nella gestione dei nostri territori soprattutto per quanto riguarda la necessità di garantire diritti inalienabili e sicurezza.

Umanamente non posso pensare né accettare che le persone vengano lasciate per strada ed è per questo motivo che mi rivolgerò al giudice ordinario del Tribunale per chiedergli la legittimità costituzionale di questa norma. Ed è per lo stesso motivo che ho scritto all’Anci nazionale e regionale: voglio sapere come intendano muoversi di fronte a una questione tanto delicata che ha a che fare con evidenti principi di umanità e non solo con la forma e con la prassi giuridica.

Non è tempo di dividere e fare demagogia. Dobbiamo fare fronte comune e lavorare in un’ottica di unione e collaborazione fra enti, con consapevolezza e conoscenza reale di fenomeni complessi come quelli migratori, che non possiamo gestire in modo banale.
Il Ministro, invece, risponde a tutto con slogan: troppo facile. La realtà è più complicata. In questa fase Salvini ha buon gioco a sbeffeggiare perché evidentemente trova chi l’ascolta. Però quando si esprime con frasi del tipo “per i sindaci la pacchia è finita”, una cosa gliela dico volentieri: venga a fare il sindaco e si renderà conto che chi lo fa con la giusta misura e umiltà svolge un notevole servizio per la sua comunità e neanche sa che cos’è la pacchia.”