Flessione nell’ultimo trimestre della produzione industriale

Flessione nell’ultimo trimestre della produzione industriale

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

PROVINCIA DI LUCCA - Il segno più rimane ma l’entità del tasso di incremento si assottiglia pericolosamente: il manifatturiero dell’area Lucca-Pistoia-Prato segna nel quarto trimestre 2018 +1,7% rispetto allo stesso periodo del 2017, chiudendo un anno partito in sordina ma che poi sembrava decollato.

Il non brillante risultato del quarto trimestre ha portato il risultato dell’anno 2018 a +2,7% rispetto al 2017. in provincia di Lucca il 2018 si è concluso con un aumento della produzione industriale del +1,8% . La carta-cartotecnica nel quarto trimestre ha registrato una contrazione della produzione del -2,7% tendenziale, migliore del -7,2% del dato nazionale.

Nella nautica i livelli produttivi sono stati invece in crescita anche nel quarto trimestre e, nella media del 2018, la produzione è aumentata del +3,8% rispetto all’anno precedente.

La metallurgia e prodotti in metallo hanno rallentato: il tasso di crescita della produzione si è più che dimezzato, dal +10,2% nel secondo trimestre a +3,4% nel quarto. Il settore chiude l’anno con un aumento medio del +5,5%, in diminuzione di 1,2 punti percentuali rispetto al 2017.

Anche la produzione di macchine, incluse quelle destinate all’industria cartaria, mostra un rallentamento dei livelli produttivi dopo la crescita a +10,6% del secondo trimestre: +3,9% nel terzo trimestre e, in progresso, +5,7% nel quarto.

Il settore lapideo, nel 2018 ha interrotto il trend negativo degli ultimi due anni, e ha chiuso l’anno con un aumento della produzione nel quarto trimestre del +4,1%, portando a -0,8% la media dell’anno 2018 sul 2017.

“Le prestazioni del manifatturiero della provincia di Lucca sono state abbastanza diversificate da settore a settore, anche se nel complesso rientriamo pienamente nella tendenza generale al rallentamento – ha commentato il presidente di Confindustria Toscana Nord Giulio Grossi – Preoccupante il risultato della carta e cartotecnica che, per quanto migliore del dato nazionale, è il segnale tangibile degli effetti prodotti da dinamiche penalizzanti dei mercati di materie prime ed energia.”