Cava Fornace: pressing del Ministero sugli enti locali

Cava Fornace: pressing del Ministero sugli enti locali

Redazione

di Redazione

PIETRASANTA - Gli occhi del Ministero dell'Ambiente sono puntati sulla discarica dell'ex Cava Fornace, il sito di stoccaggio di rifiuti, anche pericolosi (compreso l'amianto), che sorge al confine tra Pietrasanta e Montignoso e che i residenti della zona da anni vogliono vedere chiuso.

Un caso finito all’attenzione del dicastero guidato dal generale Costa su spinta dei gruppi del Movimento 5 Stelle di Pietrasanta, Montignoso, Seravezza, Massa e Forte dei Marmi. Pochi giorni fa si è aperto il processo per inquinamento ambientale al Tribunale di Massa, dopo gli sforamenti rilevati da Arpat. Dal 6 maggio partiranno le perizie dell’incidente probatorio. Per poi tornare in aula a settembre.

Ad assicurare l’attenzione del Governo sulle mosse degli enti locali è il deputato pentastellato Riccardo Ricciardini, massese nato a Pietrasanta, membro della Commissione Ambiente.

Il vice sindaco di Pietrasanta Elisa Bartoli ha chiesto alla Regione il riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale. Richiesta respinta perchè manca la firma del sindaco Alberto Giovannetti. Il capogruppo Briganti chiede che venga presentata di nuovo e che si chieda alla Asl la classificazione della discarica.

Sul fronte autorizzazioni, si chiede chiarezza alla Regione Toscana sull’aumento dei quantitativi di rifiuti concesso al sito, gestito da Programma Ambiente Apuane.