Il grande ritorno del Gioco della Torre: è di nuovo sfida tra le contrade

Il grande ritorno del Gioco della Torre: è di nuovo sfida tra le contrade

Redazione

di Redazione

SERAVEZZA - Il Gioco della Torre è tornato. Con un grande, e forse inaspettato, successo ha ripreso vita l'antica competizione nata all'indomani del Palio dei Micci di Querceta tra le otto contrade versiliesi, e andata perduta da ormai 27 anni. 

Domenica scorsa, in occasione delle celebrazioni di San Luigi, patrono di Ripa, la contrada locale, ovvero la Lucertola, ha promosso il ritorno della mitica Torre. Subito si è tornati a respirare lo spirito di sano agonismo tipico del mondo del Palio, in una cornice – quella di piazza Europa – affollata di contradaioli.

Al centro la Torre, realizzata da tre artisti versiliesi (Alfio Vichi, Patrizia Feltrini e Margherita Bovecchi): due le squadre che ogni volta si confrontano con tre concorrenti, atleti di livello regionale. Prima della partenza la rituale pesa della squadra, che non può superare complessivamente i 330 kg. E poi il via alla sfida, in più manche, all’ultimo sforzo per far ruotare la torre, toccare la spada e conquistare punti, fino alla finale.

Non tutte le contrade sono riuscite a partecipare, ma l’emozione del gioco e la partecipazione hanno rigenerato entusiasmo, specie a Ripa, rimasta negli ultimi anni sguarnita di appuntamenti. Un grande sforzo quello dei rossoverde, guidati dal Presidente Giovanni Boccoli, seguiti da molti altri gruppi. Presente anche il sindaco di Seravezza Riccaro Tarabella che ha patrocinato l’evento.

La giornata è stata arricchita dalle esibizioni degli sbandieratori e dei musici, dalla sfilata dei nobili in abiti d’epoca e da degustazioni di cibo e vino. E per chiudere una bella cena medievale per suggellare con un brindisi quello che si spera sia un nuovo inizio per arricchire ancora il panorama del Palio di Querceta.

(Immagini: Alessandro Taccini)