Pecore, cani e turisti; il delicato equilibrio della montagna

Pecore, cani e turisti; il delicato equilibrio della montagna

Redazione

di Redazione

CASTIGLIONE G. - Il rapporto tra la montagna, chi la vive e chi la visita, è regolato da un equilibrio molto delicato tra esigenze a volte contrastanti. Oggi vogliamo raccontarvi un episodio esemplare in questo senso, avvenuto nel pomeriggio di Ferragosto sull'Alpe di San Pellegrino.

In questo periodo il crinale è frequentato da molti turisti ma anche da pastori con ovini e ac volte bovini in transumanza.

In questi anni in più occasioni i turisti si erano lamentati della presenza dei cani con atteggiamenti aggressivi, soprattutto quando si tratta di pastori maremmani addestrati a proteggere il gregge da tutto e tutti, anche da possibili attacchi di lupi.

Per questo in più occasioni gli enti preposti hanno chiesto ai pochi pastori rimasti in zona di evitare il più possibile la presenza di questi guardiani nelle ore diurne per non spaventare gli escursionisti. Ma il giorno di Ferragosto è accaduto esatto contrario.

Infatti un cane di notevoli dimensioni appartenente ad un turista si è scagliato su un gregge di pecore al pascolo ferendone alcune ma soprattutto spaventandole a tal punto che sono fuggite e sono state ritrovate solo la mattina seguente. Ovviamente il turista ha pensato bene di darsela a gambe mentre il guardiano delle pecore era impegnato a raggruppare il gregge.

L’accaduto lo abbiamo appreso da un post piuttosto amareggiato di Carlo Filippi proprietario di una parte del gregge attaccato dal cane.

L’episodio ci ribadisce che chi vive la montagna deve rispettare gli escursionisti, ma anche i turisti devono fare altrettanto. Sennò l’equilibrio si rompe e ci rimettono tutti. Banali leggerezze, come non tenere il cane al guinzaglio possono provocare in un attimo un danno rilevante per chi la montagna la custodisce e la preserva.