Satira e arte nella mascherate di gruppo del Carnevale

Satira e arte nella mascherate di gruppo del Carnevale

Redazione

di Redazione

VIAREGGIO - La “Notte dei Bozzetti” è stato il primo,importante atto, dopo la presentazione del manifesto del Carnevale 2020 firmato dal design Stefano Giovannoni.

La “Notte dei Bozzetti” è stato il primo,importante atto, dopo la presentazione del manifesto del Carnevale 2020 firmato dal design Stefano Giovannoni. Un evento che non si ferma mai e anche in piena estate esprime la sua creatività attraverso il lavoro degli artisti viareggini, che hanno progettato le grandi opere allegoriche che parteciperanno ai sei Corsi Mascherati in programma il 1, 9, 15, 20, 23 e 25 febbraio, sui Viali a Mare di Viareggio. Dopo i carri grandi e quelli di seconda categoria, vediamo oggi le 9 maschere di gruppo. Si ride con l’arte, perchè di questo si tratta, grazie alla genialità dei giovani costruttori che sono il futuro della manifestazione viareggina

La prima mascherata è “La cultura fa paura”  di Silvano Bianchi parla della società occidentale in balia di un nuovo Medioevo. Le apparenze, le alternative facili e veloci, la violenza fisica e verbale, sono i mezzi scelti per vivere

Michele Canova presenta “I signori della notte” . Siamo proprio noi anime pennute, rapaci dal finto sonno ma pronti a scattare sulla preda, navigatori dell’aria dallo sguardo beffardo..

“Alice, una fiaba moderna”  di Vania Fornaciari e Roberto De Leo
La mascherata è una moderna interpretazione della fiaba di Lewis Carroll, Alice nel Paese delle meraviglie. Alice rappresenta il passaggio dall’infanzia libera e spensierata, all’età adulta.

“L’uomo dei sogni “ di Emilio Cinquini. 100 anni fa nasceva Federico Fellini, l’uomo dei sogni. L’uomo e l’artista che più di ogni altro ha saputo insegnare al mondo a sognare, a credere in tutto ciò che è in grado di farlo stupire.

“Terra promessa”  di Marzia Etna  La situazione internazionale sempre più critica sia dal punto di vista sociale che ambientale crea caos e vede crescere sempre di più il fenomeno delle migrazioni.

“Populist art “ di Giampiero Ghiselli, su progetto di Maria Chiara Franceschini
Ai tempi del populismo e degli imbonitori, secondo i costruttori, vince chi sa usare la strategia del venditore diffondendo paure verso il diverso, per aumentare il senso di rabbia e frustrazione nelle persone.

“900 “ di Libero Maggini
Se c’è qualcuno che è riuscito a giocare, facendo arte, con razionalità e inconscio, questo è Pablo Picasso. La costruzione è un omaggio all’artista, in particolare nella fase in cui passa da periodo blu a quello rosa.

“Ombre cinesi “ di Giacomo Marsili
Le ombre cinesi, simbolo di un’antica arte orientale, sono la proiezione di un’ombra oscura sull’Occidente. Il riflesso dell’ombra, come trasposizione fantastica dell’ormai visibile dominio cinese, oscura la colonizzazione e illumina le similitudini.

“Facce ride”  di Adolfo Milazzo
A volte, in questo mondo, le troppe difficoltà tendono ad appesantirci… e se si pensa alle tante ipocrisie e ambiguità della vita, tante volte viene voglia di alleggerirsi.