Appello per le imprese del marmo

Appello per le imprese del marmo

Redazione

di Redazione

VERSILIA - "Questa dinamica repressiva non fa bene alle nostre imprese del marmo. Si deve fare chiarezza sulle norme, per permettere alle aziende di adeguarsi”. Il comune di Seravezza prende posizione, a seguito del grido d’allarme lanciato da Cna dopo i controlli avviati dalla Capitaneria di Porto di Viareggio"

“Questa dinamica repressiva non fa bene alle nostre imprese del marmo. Si deve fare chiarezza sulle norme, per permettere alle aziende di adeguarsi”. Il comune di Seravezza prende posizione, a seguito del grido d’allarme lanciato da Cna dopo i controlli avviati dalla Capitaneria di Porto di Viareggio su una quindicina di aziende tra Pietrasanta, Seravezza e Stazzema, sulla base di un protocollo di intesa firmato dalla Regione con le procure di Massa e di Lucca nel 2016. Controlli che stanno portando – ha fatto sapere Cna nel corso di un’assemblea delle imprense del settore a Pietrasanta – a sanzioni amministrative rilevanti, fino a 15 mila euro, all’attivazione di procedure penali e, in qualche caso, anche a sequestri di macchinari. I controlli hanno riguardato gli scarichi idrici, i pozzi, la gestione dei rifiuti e le emissioni in atmosfera. Punto, quest’ultimo, che risulta il più controverso – così spiega nel dettaglio Cna – perché richiede una pratica estremamente complessa anche a quelle atività che hanno delle quantità minime di emissione”. Questa mancanza di autorizzazone è considerata reato penale, non estinguibile, dunque, con una sanzione amministrativa. “Fatto che penalizza una intera categoria – incalza Cna – oltre ad ingolfare i tribunali”. Tra i punti emersi dall’incontro, diverse richieste alla Regione Toscana come l’inserimento del settore marmo nelle attività generali consentendo una semplificazione delle procedure in questioone e l’ottenimento di finanziamenti per l’adeguamento degli impianti sul piano ambientale e sulla sicurezza. Infine l’appello di condivisione ai comuni della Versilia Storica a sostegno delle imprese. Appello cui ha risposto ufficialmente il comune di Seravezza: “Intendiamo affiancare il mondo produttivo in un confronto da avviare con la regione. L’obiettivo – interviene il vicesindaco Valentina Salvatori – deve essere quello di affrontare il problema nella sua globalità. Non limitarsi a scovare e sanzionare inadempienze, ma rivedere e armonizzare le normative”. La Capitaneria di Porto fa sapere che c’è volontà nel cooperare cone la Regione attraverso tacoli di confronto per affrontare le criticità emerse”.