Assemblea tra comitati e Comuni: “Chiudere la discarica di Cava Fornace”

Assemblea tra comitati e Comuni: “Chiudere la discarica di Cava Fornace”

Redazione

di Redazione

PIETRASANTA - E' sempre più allarme tra i cittadini di Montiscendi, Strettoia e 115 per la presenza della discarica di Cava Fornace. In quest'ultima settimana gli abitanti della zona, al confine con la Provincia di Massa, hanno visto triplicare i camion diretti all'ex Cava Viti, meta di smaltimento da tutta la Toscana di rifiuti pericolosi, tra cui l'amianto.

Affollatissima l’assemblea pubblica convocata dai comitati martedì sera alla sede della Cervia. Da anni ne chiedono la chiusura. Chiesta anche dai Consigli comunali di Pietrasanta e Forte dei Marmi. E soprattutto dal Consiglio regionale, che nel 2017 e 2018 ha approvato all’unanimità due mozioni distinte per chiudere la discarica, gestita dalla società Programma Ambiente Apuane. E invece i conferimenti sono aumentati di tre volte in poco tempo, con i quantitativi di capienza dell’impianto innalzati da 45 a quota 98.

I timori sono legati ad un possibile inquinamento della falda acquifera – su cui sta indagando la Procura di Massa – in un sito che sorge a poca distanza dai pozzi dell’acquedotto pubblico di Forte dei Marmi, a ridosso di un’area naturale protetta, quella del Lago di Porta, e vicino a centri abitati di Strettoia e Renella.

Presenti le amministrazioni di Pietrasanta, Massa e Forte, assente Montignoso. “Siamo pronti a protestare davanti alla sede della Regione Toscana” – ha proposto il sindaco Alberto Giovannetti., che ha denunciato un “muro di gomma” a Firenze su Cava Fornace. “Il Comune ha chiesto due volte il riesame delle autorizzazioni Aia ma senza risposte chiare.” Per chiedere uno stop su basi igienico-sanitarie, al sindaco occorre un’istruttoria tecnica della Asl e di Arpat. Che al momento manca. Quindi tutto fermo.

La materia però è di competenza regionale. Il capogruppo di Forza Italia Maurizio Marchetti ha già presentato un question time per chiedere alla giunta di Rossi di spiegare in Aula perchè, nonostante l’unanime accordo di tutte le forze politiche, la discarica non sia ancora stata chiusa.

Nel frattempo sono già partiti i controlli ai camion in sosta sulla via Aurelia diretti al sito. Dai rilievi della Municipale non sono emerse irregolarità.