Sos cinghiali, blitz a Montecitorio; la grande protesta dei coltivatori

Sos cinghiali, blitz a Montecitorio; la grande protesta dei coltivatori

Redazione

di Redazione

PROV. DI LUCCA - Blitz a Montecitorio dei coltivatori della Provincia di Lucca: dalla Garfagnana e Media Valle, Piana e Versilia, per l’emergenza cinghiali. Non è mai stato così alto l’allarme per l’invasione dei cinghiali e degli altri animali selvatici che distruggono i raccolti agricoli, sterminano greggi, assediano stalle, causano incidenti stradali nelle campagne ma anche all’interno dei centri urbani.

Una minaccia che per la prima volta giovedì 7 novembre dalle 9.00 a Roma in piazza Montecitorio scatena la più grande protesta mai realizzata prima nella Capitale con un blitz di migliaia di agricoltori, allevatori, pastori da tutte le regioni oltre ai cittadini a partire dai Sindaci con i gonfaloni e ai rappresentanti dei sindacati Fai – Cisl e Uila Uil, dell’ambientalismo e delle associazioni dei consumatori.

L’obiettivo è difendere il territorio, le case e il lavoro facendo conoscere gli inediti e drammatici numeri di un fenomeno esplosivo con le dolorose testimonianze di chi è stato personalmente colpito ed ha paura per l’incolumità della propria famiglia. Saranno presenti insieme al presidente della Coldiretti Ettore Prandini rappresentanti delle istituzioni e della politica a livello nazionale. Presente anche una delegazione dalla Provincia di Lucca guidata dal Presidente, Andrea Elmi e dal Direttore, Maurizio Fantini.

L’obiettivo è denunciare, anche con eclatanti azioni dimostrative, una emergenza nazionale che sta provocando l’abbandono delle aree interne, problemi sociali, economici e ambientali con inevitabili riflessi sul paesaggio e sulle produzioni con le incursioni dei cinghiali che sono arrivati anche all’interno delle città minacciando la sicurezza delle persone. Per l’occasione sarà presentato il primo Dossier Coldiretti su “Gli italiani assediati dai cinghiali”, i rischi per la sicurezza e la salute e le proposte concrete per garantire la sopravvivenza delle aziende agricole e la tranquillità dei cittadini, nel rispetto della natura.