Spara all’auto della donna di cui è invaghito: nei guai un 63enne

Spara all’auto della donna di cui è invaghito: nei guai un 63enne

Redazione

di Redazione

VERSILIA - Le ha tentate tutte per conquistare la donna di cui da tempo si era invaghito. Una cameriera di un ristorante della Versilia di vent’anni di meno. Dopo vani tentativi di conquistarla, l’uomo, in preda a quanto pare ad un raptus d’amore, ha pensato di intimorirla,

Le ha tentate tutte per conquistare la donna di cui da tempo si era invaghito. Una cameriera di un ristorante della Versilia di vent’anni di meno. Non accettava di non essere cosrrisposto e così l’uomo, in preda a quanto pare ad un raptus d’amore, ha pensato di mettere a punto un piano per intimorirla, con un gesto eclatante, ma cercando di non farsi scoprire. Armato di una Beretta calibro 22 si è diretto verso l’abitazione della donna e ha esploso due colpi alla sua Citroen, parcheggiata fuori casa. Pensava di passarla liscia di non farsi scoprire, ma è finito nei guai Sergio Moschetti, 63 anni, di Pietrasanta, accusato di detenzione e porto abusivo di armi e danneggiamento.

I fatti risalgono al dicembre 2017 quando l’uomo, che in modo blando e riservato cercava il contatto con la 43enne senza ottenere risposta alle sue attenzioni, aveva deciso di mettere in atto il suo piano.

L’uomo aveva preso in prestito l’arma dal titolare del ristorante, suo amico fraterno, ma a sua insaputa. Approfittando del rapporto di amicizia, infatti, era entrato senza problemi come faceva di solito nel suo appartamento, ma questa volta con l’obiettivo di prelevare dall’armadietto, dove era custodita, la pistola. Ha caricato l’arma, ha preso le chiavi del pickup dell’amico per raggiungere l’appartamento della giovane cameriera, distante pochi chilometri. Deopo aver sparato all’auto della donna, si è allontanato, ha parcheggiato di nuovo il fuoristrada accanto al locale e riposto il revolver nell’armadio blindato.

Una vicenda che non sarebbe mai venuta alla luce se l’ex cameriera, terrorizzata visto che tempo prima, per due volte di seguito, le avevano tagliato le ruote della macchina, non avesse denunciato l’episodio ai carabinieri di Pietrasanta. Non avrebbe mai pensato che dietro a quei colpi esplosi c’era l’avventore e amico del proprietario del ristorante in cui lavorava. Ma i militari attraverso intercettazioni e una telecamera posta vicino ad un locale gli inquirenti sono arrivati alla verità. Unicamente per l’episodio dello sparo all’auto della donna, il giudice dell’udienza preliminare Alessandro Trinci lo ha condannato ad un anno di reclusione e duemila euro di multa con i benefici di legge.