Un convegno sul castagno, tra passato, presente e…futuro

Un convegno sul castagno, tra passato, presente e…futuro

Guido Casotti -

di Guido Casotti -

PESCAGLIA - Lo splendido borgo di Colognora di Pescaglia ha ospitato un'interessante giornata di studi dedicata al Castagno dal titolo "Il castagno nella storia e nella cultura materiale: dell'Europa Centrale e dell'Appennino Settentrionale".

 

All’incontro, che si è tenuto presso la sala convegni del Museo del Castagno sono intervenuti eccellenti realtori. Patrik Krebs di Bellinzona che ha parlato del ritrovamento di pollini del castagno risalenti a prima dell’ ultima era glaciale e le aree geografiche di diffusione fino alla storia recente; Giuliana Puccinelli (Istituto Storico Lucchese) ha illustrato il passaggio del bosco misto al castagno da frutto fra il XV e il XVIII secolo nell’alta collina lucchese; Michele Armanini ha parlato invece delle tradizioni e del lessico della castagna tra Appennino settentrionale, Alpi Apuane e Alpi Marittime;

Fulvio Viesi dell’Associazione Tutela dei Marroni di Castione (TN) ha illustrato il rapporto tra castagno, ambiente e uomo nel Trentino; Rita Camilla Mandoli Dallàn (Istituto Storico Lucchese sez. Valdiroggio) ha parlato delle osservazioni sul castagno in Ungheria fatte da Monsignor Ludovico De Haynald arcivescovo di Kalocsa (1878). Ed infine il dottore forestale Massimo Giambastiani, presidente dei castanicoltori lucchesi, ha chiuso l’incontro con la storia della castagna Carpinese e del Marrone nello Stato di Lucca. Dall’incontro organizzato dal Museo del Castagno e dal Comune di Pescaglia sono emerse novità interessanti che riguardano la storia e la vita di questo albero fortemente legato al nostro territorio. Insomma quasi una sorta di passo avanti per guardarsi indietro