Alla Pia Casa la prima soglia d’inciampo d’Italia

Alla Pia Casa la prima soglia d’inciampo d’Italia

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

LUCCA - E' la Pia Casa di via Santa Chiara la sede scelta per ospitare la prima soglia d'inciampo in Italia realizzata dall'artista tedesco Gunter Demning, ideatore nel 1993 delle Pietre d'Inciampo.

Installazioni che hanno le dimensioni di un sampietrino e che hanno il compito di ricordare una singola persona deportata nei campi di sterminio e di concentramento nazisti. Su questa scorta è nata l’idea della soglia d’inciampo che ha l’obiettivo di portare alla luce e di imprimere nella memoria collettiva e nel tessuto urbano un’intera vicenda che ha accomunato un gruppo di persone negli orrori della seconda guerra mondiale. La Pia Casa fu infatti, nel 1944, un terribile luogo di detenzione, una prigione dove i nazisti, con la complicità dei fascisti italiani, rinchiusero centinaia di uomini da deportare nei campi, da cui non fecero più ritorno.

L’importanza di atti come questo è stata ribadita dal sindaco Tambellini, che ha sottolineato come il momento storico attuale tenda a minimizzare, e a volte giustificare, le atrocità commesse in quegli anni.

Lo scopo di queste installazioni, ha sottolineato Demning, è quello di mantenere viva la memoria di ciò che, iniziando in Germania con il nazismo, ha coinvolto tutta l’Europa. E di mantenerla viva sopratutto nelle giovani generazioni, perchè la conoscenza di questi avvenimenti faccia sì che non si ripetano in futuro. L’augurio, ha concluso l’artista, è che altre città prendano l’esempio di Lucca, decidendo di inserire le soglie d’inciampo nel loro tessuto urbanistico e sociale in modo da mantenere attuale il ricordo di quel periodo storico.