Anche Pescia contro la centralina Arpat di Capannori

Anche Pescia contro la centralina Arpat di Capannori

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

PESCIA - E' guerra aperta tra le amministrazioni comunali e la centralina per il rilevamento degli sforamenti delle PM10 di Capannori, quella da cui di fatto dipendono i territori della piana lucchese, ma anche di quella pesciatina.

Dopo che già gli scorsi anni l’assessore all’ambiente di Lucca Francesco Raspini sollevò più di una perplessità riguardo il metodo di regolamentazione degli interventi per la riduzione delle emissioni e che i rilevamenti delle centraline lucchesi erano sempre stati di molto al di sotto di quelli di Capannori, anche il sindaco di Pescia Oreste Giurlani ha deciso di prendere carta e penna e scrivere al governatore Enrico Rossi e all’assessore regionale all’ambiente per evidenziare le sostanziali differenze morfologiche tra i due territori.  “Ancora una volta lo sforamento dei valori di inquinamento dell’aria, soprattutto relativi alle Pm 10, dei comuni che ricadono nell’ Area Piana Lucchese, che fa capo alla centralina Arpat collocata a Capannori, ci costringe a adottare ordinanze draconiane, che non incontrano certo il favore della cittadinanza- si legge nella missiva firmata dal primo cittadino pesciatino-. Ferma restando la nostra assoluta convinzione che l’inquinamento vada combattuto in ogni modo e che la salute dei cittadini sia il primo e più importante obiettivo da perseguire, riteniamo che sia arrivato il momento di fare una valutazione approfondita sulla omogeneità dei territori che fanno capo a questa centralina.” Giurlani quindi non vuole sottrarsi agli impegni per l’ambiente che la legge vigente prevede, ma chiede che la situazione di Pescia sia valutata in modo oggettivo e non legata a una zona, la Piana di Lucca, che presenta ben altre caratteristiche geomorfologiche. Una presa di posizione che molto probabilmente troverà sponda anche nelle amministrazioni comunali limitrofe.