Lucchese a Savona per continuare a braccare il Prato e magari chissà…

Lucchese a Savona per continuare a braccare il Prato e magari chissà…

Guido Casotti -

di Guido Casotti -

CALCIO D - La Lucchese torna in Liguria. Stavolta i rossoneri saranno di scena domenica (ore 15) sul campo del Savona. Al Bacigalupo Benassi & C cercano i tre punti per non perdere terreno dal Prato e magari sperare in un clamoroso controsorpasso. Rientra Cruciani che decise su rigore il match di andata.

 

Ripetere l’acuto di Sanremo e sperare che il Prato inciampi ancora. E’ con queste premesse che la Lucchese è partita alla volta di Savona dove domenica (ore 15, da quelle parti si gioca a quell’ora) affronterà i biancoblu locali. La settimana è stata lunga e proficua per mister Monaco che ha cercato di scacciare dalla testa dei suoi la rete bruciante incassata al 93esimo e che è costata i tre punti contro il Casale in quello che era un confronto diretto. Gara difficile come lo sono un pò tutte a queste latitudini e in un campionato dove non ti puoi fidare di nessuno. La certezza della vigilia si chiama Michel Cruciani inteso come regista della Lucchese e che farà il suo rientro in mezzo al campo a dettare i ritmi e i tempi della manovra rossonera. Sul resto Monaco non si sbilancia ma pare evidente che non farà rivoluzioni e che le novità saranno centellinate. Proviamo pertanto a snocciolare l’undici che dovrebbe calare sul prato del Valerio Bacigalupo: Coletta tra i pali; Bartolomei, Papini, Benassi e Soldati in difesa; Meucci, Cruciani e Lionetti cerniera mediana; Nannelli e Remorini a sostegno della punta centrale Iadaresta. Il pallone racconta che all’andata (era il 13 ottobre scorso) arrivò finalmente la prima vittoria in campionato, grazie ad un rigore di Cruciani a metà della ripresa. La partita non fu spettacolare, ma forse quello non contava neppure più di tanto. Era importante aver messo tre punti nel carniere ed aver mosso una classifica all’epoca non troppo bella. In campo si vide una squadra che si aiutò sotto ogni profilo e che in qualche misura beneficiò anche del cambio di modulo, passando dal 4-2-3-1 o 4-3-3 ad un più coperto 3-5-2.