15 anni fa il tragico schianto del canadair a Vittoria Apuana

15 anni fa il tragico schianto del canadair a Vittoria Apuana

Massimo Mazzolini

di Massimo Mazzolini

FORTE DEI MARMI - Era il 18 marzo 2005 quando i piloti Stefano Bandini, di 38 anni abruzzese, e Claudio Rossetti, 44enne, toscano di Siena, si schiantavano al suolo impattando su una villetta di Vittoria Apuana a bordo del loro canadair dopo aver urtato i fili dell’alta tensione.

Erano impegnati su un incendio divampato sul Monte Ripa nel comune di Seravezza. Quel pomeriggio di 15 anni fa i due sfortunati piloti persero la vita mentre lavoravano duramente da alcune ore al contenimento del fronte incendiario che si sviluppò quasi sicuramente per mano di un piromane. Una tragedia che creò grande imbarazzo e nonostante siano passati 15 anni, il ricordo di quella primavera 2005 è ancora vivo nella memoria della comunità versiliese.
L’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi riconobbe ai due piloti del canadair (che portava l’insegna della protezione civile), la Medaglia al valore civile poiché in quei drammatici momenti Stefano Bandini e il collega Claudio Rossetti, riuscirono a evitare che il proprio aeromobile Canadair in fiamme precipitasse sul centro abitato di Vittoria Apuana nel comune di Forte dei Marmi, evitando l’ospedale San Camillo.

“Mirabile esempio di elette virtù civiche e di profondo senso di abnegazione”, scrisse allora il presidente Ciampi. Dopo 15 anni di indagini, istanze e perizie, con due richieste di archiviazione, è stata la tenacia dei familiari delle vittime a mantenere alta l’attenzione su quanto accaduto quel giorno ed il caso è tornato di attualità a febbraio 2017 con la disposizione di alcuni rinvii a giudizio. Infatti è emerso che i due piloti non erano ubriachi alla guida del canadair precipitato nel corso di un intervento antincendio, come l’inchiesta aveva sbrigativamente ricostruito in un primo momento.

Il 18 marzo, giorno dell’anniversario della tragedia non si è tenuta nessuna cerimonia pubblica, come detta il decreto provvedimenti contenitivi per evitare il diffondersi del coronavirus