I lavori all’ex Campo di Marte per 56 postazioni Covid

I lavori all’ex Campo di Marte per 56 postazioni Covid

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

LUCCA - E' al terzo e quarto piano della palazzina C che ospita la Casa della Salute, nell'ex ospedale Campo di Marte, che si sta lavorando per allestire due reparti Covid con 56 postazioni di terapia intensiva. Altre 24 si trovano nella palazzina O della medicina legale

Nei giorni scorsi il cantiere è stato visitato dal governatore Enrico Rossi ma adesso siamo riusciti ad ottenere il permesso per entrare con le nostre telecamere. Un cantiere decisamente differente da quanto potrebbe apparire in una condizione di normalità e la cosa si nota subito dal cartellonistica posta all’ingresso e in tutte le zone comuni dei piani. Qua le avvertenze per ridurre al minimo il contagio da Covid-19 sono ben evidenti, così come evidenti sono le norme di sicurezza adottate. Nel cantiere lavorano circa 40 operai specializzati di tre ditte: la Sici di Prato, la Diddi Dino &figli di Pistoia e la Tecnoservice di Lucca, mentre il progetto direzione lavori e il coordinamento sicurezza sono stati affidati allo studio Intre di Lucca, coordinato dagli ingegneri Valerio Marchini e Daniele Pardini. Sono proprio loro che ci accompagnano a vedere lo stato dell’arte dei lavori, in un orario di cambio turno, quando il personale è ridotto al minimo, sia per la nostra tutela che per quella degli operai. Qua tutto è pensato per ridurre il rischio contagio ai minimi termini, dalle procedure di accesso ai locali al protocollo che gli operai devono seguire quotidianamente, come la misurazione della temperatura corporea. Ciò che viene ultimato in questi giorni è l’impianto elettrico ausiliario, collegato ai gruppi di continuità che garantiranno il funzionamento dei macchinari salvavita in caso di interruzione dell’energia elettrica. Terminato questo e puliti a fondo i locali mancherà soltanto l’installazione dei letti nelle camere. Con la speranza, come ci confessa l’ingegner Pardini nel congedarci, che servano il meno possibile.