Crescono i contagi nel personale sanitario: in 45 positivi al virus

Crescono i contagi nel personale sanitario: in 45 positivi al virus

Redazione

di Redazione

VERSILIA - Aumenta il numero dei contagi tra il personale sanitario versiliese. La ex Asl 12, nonostante sia la più piccola di tutta l'area Usl Toscana nord ovest, registra la percentuale più alta di dipendenti dell'azienda sanitaria positivi al tampone.

Aumenta il numero dei contagi tra il personale sanitario versiliese. La ex Asl 12, nonostante sia la più piccola di tutta l’area Usl Toscana nord ovest, registra la percentuale più alta di dipendenti positivi al tampone. Si tratta di 45 lavoratori, tra medici, infermieri e operatori sociosanitari e impiegati, di cui la metà fa riferimento diretto al comparto sanitario dei dipartimenti ospedalieri, mentre gli altri sono distribuiti sulle altre strutture, anche territoriali. Il 2,3 per cento. Quasi il triplo rispetto a Lucca, dove si registra lo 0.8 per cento di positività. A Livorno la percentuale è dell’1,1 per cento. Numeri,  quelli che provvegono direttamente dall’Asl, che devono far riflettere, secondo Pietro Casciani, segretario provinciale Uil Federazione Poteri Locali: “Sembrano numeri piccoli, ma non lo sono affatto. In Versilia – dice – ci sono troppi casi di contagio considerando che rispetto a Lucca, Pisa, Livorno e Massa Carrara ci sono meno dipendenti e Il terriorio e la popolazione di riferimento sono più contenuti, tranne in estate naturalmente”. I casi di positività, su un totale di 1932 dipendenti totali della ex asl versilia, sono emersi da una base di 274 tamponi, cui è stato sottoposto dunque il 14, 2 per cento del personale. “È evidente come l’analisi effettuata dall’azienda – afferma ancora Casciani –  sia parziale e del tutto insufficiente. Quelli trovati positivi sono il 16 per cento circa dei lavoratori sottoposti a tampone. Ecco perché non sono così pochi. Il dato è preoccupante – denuncia ancora la Uil –  perché l’emergenza non è finita. Anzi, al Versilia i reparti sono ancora sotto pressione e così i lavoratori”.