Maurizio Galimberti: “I silenzi di Lucca al tempo del Covid-19”

Maurizio Galimberti: “I silenzi di Lucca al tempo del Covid-19”

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

LUCCA - Il famoso fotografo, celebre per i suoi ritratti mosaico realizzati con la Polaroid, ha voluto testimoniare la città di Lucca svuotata a causa del lockdown e della quarantena forzata di questo periodo

E’ uno dei fotografi italiani più conosciuti all’estero. I suoi mosaici realizzati con la Polaroid hanno ritratto i personaggi più celebri dello spettacolo e della cultura internazionale, diventando il tratto inconfondibile del suo stile fotografico. Maurizio Galimberti però, accanto alla produzione ritrattistica, ha sempre affiancato quella architettonica e in questo periodo in cui le città vengono svuotate della loro essenza palpitante, ha deciso, su suggerimento dell’ imprenditore Salvatore Madonna, di testimoniare i silenzi di Lucca nel tempo del Coronavirus, foto che verranno raccolte in un volume edito da Skira.

L’occasione della visita a Lucca di Galimberti – che qua ha già lavorato in diverse occasioni, tra cui il volume e il calendario “Viaggio in Italia” della nuova Fiat 500 nel 2006 – è stata anche quella di chiedere come, un artista che ha da sempre incentrato la sua ricerca sul contatto strettissimo con le persone, sta vivendo questo momento di distanziamento sociale forzato.

Galimberti però, come molti altri suoi colleghi, ha voluto far qualcosa di tangibile per dare un contributo alla lotta al Covid-19 con la donazione di numerose opere ad attività a favore degli ospedali di Bergamo e di Catania, e per il sostegno alla clownterapia.