“No al taglio delle cattedre e alle classi pollaio” il mondo della scuola si mobilita

“No al taglio delle cattedre e alle classi pollaio” il mondo della scuola si mobilita

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

LUCCA - Anche a Lucca, come in altre 30 città italiane, il mondo della scuola - composto da insegnanti, precari, studenti e genitori ha dato vita alla manifestazione indetta dal comitato "priorità alla scuola" che si batte per una riapertura totale del sistema scolastico a settembre

Erano circa un centinaio i partecipanti che si sono dati appuntamento in piazza Guidiccioni, di fronte all’ufficio scolastico provinciale. Al centro della protesta, la questione del paradosso che si sta presentando: da una parte la comunità scientifica che auspica una riduzione degli alunni nelle classi, per ridurre al minimo il rischio di contagio e dall’altra la direzione in cui sta andando il Governo, con il taglio degli insegnanti, taglio che per la nostra provincia significa 43 cattedre in meno.

 

Categorici gli insegnanti sul ruolo della didattica a distanza, che può essere considerata una soluzione soltanto nel periodo di emergenza, ma non può in nessun modo sostituire o affiancare in maniera importante l’insegnamento tradizionale, fatto sì di scambio di nozioni insegnante-alunno ma fatto sopratutto di contatti umani, specialmente per quanto riguarda gli scolari delle scuole primarie che soffrono pesantemente del distacco dalle proprie maestre.