Gabbiani in centro storico, un flagello senza facili soluzioni

Gabbiani in centro storico, un flagello senza facili soluzioni

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

LUCCA - Le colonie di gabbiani in centro storico hanno proliferato esponenzialmente degli ultimi dieci anni. Mancati interventi preventivi e errato stoccaggio dei rifiuti organici alla base di una problematica che adesso vede poche soluzioni

Una problematica globale che però a Lucca poteva essere in qualche modo arginata ma la cui portata non venne pienamente compresa negli scorsi anni e il cui risultato adesso è di difficile soluzione. Stiamo parlando del proliferare delle colonie di gabbiani in centro storico, che oltre a disturbare non poco il riposo dei residenti, creano grossi problemi a tetti e monumenti, oltre a rappresentare un potenziale veicolo per malattie trasmissibili anche all’uomo. Per capire meglio quello che è successo in questi anni a Lucca, abbiamo chiesto l’intervento del medico veterinario Ambrogio Pagani, adesso in pensione ma che per molti anni è stato il responsabile di medicina veterinaria dell’ASL 2. Quello che bisogna specificare è che il gabbiano, e nella fattispecie il gabbiano reale, protagonista della colonia lucchese, è una specie protetta e quindi non ne è consentito l’abbattimento. In natura ha pochi antagonisti dato che anche i rapaci preferiscono predare uccelli più piccoli e potenzialmente meno aggressivi. Quindi sembra che l’unica soluzione al problema sia quella di privarlo di cibo. Soluzione quantomai complicata da mettere in atto totalmente.