Aggredisce l’ex moglie e il nuovo compagno, scatta divieto di avvicinamento

Aggredisce l’ex moglie e il nuovo compagno, scatta divieto di avvicinamento

Virginia Torriani

di Virginia Torriani

LUCCA - - LUCCA - L'aggressore, un 47enne di origine cingalese residente a Lucca da vent'anni, ha perso la testa mentre si trovava a cena in una pizzeria di un connazionale. Solo l'intervento dei presenti ha evitato il peggio.

Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lucca ha disposto divieto di avvicinamento per i reati di lesioni aggravate e stalking, a un 47enne di origine cingalese, residente a Lucca da vent’anni.

La misura è stata emessa dopo che l’uomo, lo scorso 2 agosto, ha aggredito con un trincetto l’ex moglie e il nuovo compagno, entrambi suoi connazionali, ferendo il primo all’addome e la seconda al polso. Le vittime sarebbero sopraggiunte in auto mentre l’aggressore stava cenando all’aperto presso la pizzeria di un altro cingalese. Sono bastati pochi istanti per far perdere all’uomo la testa, che, alla vista dei due, ha lasciato il tavolo, si scagliato contro la vettura, aperto la portiera e inferto i primi colpi. Solo l’intervento dei presenti ha impedito il peggio, riuscendo a trattenere e allontanare l’aggressore, mentre i due feriti sono fuggiti a bordo dell’auto e si sono recati al pronto soccorso.

Il giorno dopo, in Questura, le vittime hanno raccontato l’accaduto agli investigatori della Squadra Mobile, che hanno potuto così fare luce su una storia di maltrattamenti subiti per anni dalla donna che, già nel 2013, richiese un intervento delle forze dell’ordine a seguito di una brutta aggressione da parte del marito. In quella occasione all’uomo furono sequestrate diverse armi da caccia che deteneva legittimamente. Gli inquirenti hanno quindi perquisito l’abitazione dell’aggressore e rinvenuto due trincetti con lama di 8/10 cm; uno dei due era ancora custodito nella tasca posteriore dei pantaloni da cui è stato estratto il giorno dell’aggressione.
L’indagato, che non ha mai accettato la fine del proprio matrimonio, ha spiegato agli agenti della squadra mobile che offese simili a quella da lui patita meritano di essere vendicate.