E’ scontro sulla chiusura delle discoteche dopo il caso Seven

E’ scontro sulla chiusura delle discoteche dopo il caso Seven

Redazione

di Redazione

VERSILIA - Sono risultate tutte negative al Covid-19 le 11 persone venute a contatto stretto con la 18enne pisana che la notte tra l'8 e il 9 agosto è andata a ballare al Seven Apples di Marina di Pietrasanta per poi scoprire di aver contratto il coronavirus.

Sono i primi risultati dei tamponi di massa che la Asl Toscana Nord ovest ha disposto: 726 dei giovani presenti in discoteca quella notte hanno chiamato per fare i test, che saranno elaborati tra il 15 e il 16 agosto. Mentre la Asl si difende dalle accuse di ritardi nella comunicazione del contagio, ribadendo che se il locale avesse tenuto i registri dei clienti tutto sarebbe stato più veloce, scoppia il dibattito sulla chiusura delle discoteche. Che è la posizione del Governo e anche del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che per adesso con la nuova ordinanza ha solo reso obbligatorie le norme che prima erano facoltative, in attesa che venga presa una decisione valida per tutte le regioni. Sul fronte controlli, si è detto contrario ad una militarizzazione della movida il capo della Polizia Franco Gabrielli intervenuto al Caffè della Versiliana.

Il caso Seven intanto ha già ridotto le prenotazioni nei locali e nelle discoteche della Versilia per il ponte di Ferragosto, come conferma Emiliano Cerri, presidente provinciale del Silb Confcommercio, che invita tutti i gestori a rispettare i protocolli. “E’ vero che è quasi impossibile far rispettare i due metri di distanza” – ammette – “ma attenendosi alle disposizioni i locali restano luoghi molto più sicuri e controllati di qualsiasi ritrovo in piazza”.