Governo impone la fusione delle Camere di Commercio di Lucca, Pisa e Massa-Carrara

Governo impone la fusione delle Camere di Commercio di Lucca, Pisa e Massa-Carrara

Virginia Torriani

di Virginia Torriani

LUCCA - - LUCCA - Dopo il sospiro di sollievo tirato lo scorso febbraio, il decreto Agosto ordina l'accorpamento entro 60 giorni. Le Camere sono preoccupate perché l'unione non tiene conto delle peculiarità dei territori.

 

Accorpamento delle Camere di Commercio di Lucca, Pisa e Massa Carrara entro 60 giorni, pena il commissariamento. Una brusca accelerata a un provvedimento che sembrava ormai scongiurato quella introdotta dal Decreto Agosto, approvato alcuni giorni fa dal governo e di cui si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Era lo scorso febbraio, quando l’emendamento del decreto Milleproroghe che di fatto commissariava le Camere di Commercio di Pisa, Lucca e Massa-Carrara, veniva stralciato. Ora l’unione torna a fare paura e anche più di prima.

Sulla questione è intervenuto anche il consigliere regionale Stefano Baccelli, che ha spiegato che se in tempi passati a preoccupare le Camere era la profonda diversità e peculiarità dei territori e dei loro settori economici e commerciali, adesso, con l’emergenza Coronavirus che ha messo in ginocchio tante attività la situazione si è ancora più diversificata e richiede azioni mirate sui territori, risposte e progettualità specifiche.

Ora si attende la fase di conversione del decreto in legge dal Parlamento. Il senatore Marcucci fa sapere che si sta lavorando ad un emendamento per posticipare l’iter e scongiurare quindi l’ipotesi di un esiziale
commissariamento.