Il TAR della Toscana accetta il ricorso della KME sul pirogassificatore

Il TAR della Toscana accetta il ricorso della KME sul pirogassificatore

Redazione

di Redazione

BARGA - Colpo di scena nella vicenda del progetto del pirogassificatore alla KME. Il Tar della Toscana ha infatti accolto il ricorso dell'azienda. Dal canto suo il Comune di Barga ha subito annunciato che impugnerà la sentenza.

 

La questione della cosiddetta invariante strutturale di tipo ambientale che fu approvata dal comune nell’aprile 2019 e che di fatto poneva un serio veto sui terreni in cui è prevista la realizzazione del pirogassificatore (oggetto anche di una delle motivazioni che nei mesi scorsi ha portato la conferenza dei servizi ad esprimere il proprio preavviso di rigetto al progetto), non sussiste per il TAR di Firenze. così si è espresso nella sentenza emessa il 22 settembre scorso, che ha annullato il provvedimento del comune di Barga. Una sentenza che ora  riaccende la partita del pirogassificatore. La KME in particolare chiedeva al TAR, ed alla fine ha ottenuto, l’annullamento della deliberazione  comunale: una interpretazione autentica  dell’art. 31 del piano strutturale che in sostanza sosteneva appunto la presenza per tali terreni di una invariante strutturale ambientale. Una deliberazione che di fatto, se confermata, sarebbe stata difficilmente superabile per l’ottenimento del via libera al progetto del gassificatore. Il TAR nella sua sentenza sottolinea che appare evidente che la zona in questione non possa essere qualificata alla stregua di un’invariante strutturale a valenza ambientale. Nella sentenza peraltro si ritiene evidenti i vizi denunciati da KME, che aveva anche chiesto – ma questo non lo ha ottenuto – un risarcimento danni al comune ndr; visi di eccesso di potere per contraddittorietà, sviamento, disparità di trattamento, lesione dell’affidamento che affliggono la delibera del consiglio comunale dell’aprile 2019. Il Comune di Barga dal canto suo, ha poi commentato il responso del Tribunale Amministrativo,  dichiarando che impugnerà la sentenza in quanto secondo l’amministrazione il TAR si è riconosciuto un compito non suo: quello di definire i termini di una invariante ambientale.