La Lucchese si lecca le ferite, recupera Cruciani e Papini e pensa al…Como

La Lucchese si lecca le ferite, recupera Cruciani e Papini e pensa al…Como

Guido Casotti

di Guido Casotti

CALCIO C - E' entrata nel vivo la preparazione della Lucchese in vista della gara interna di domenica prossima (ore 17,30) contro il Como. Monaco dovrebbe recuperare Monaco e Papini almeno per la panchina. I rossoneri cercano la prima vittoria stagionale.

 

Si chiama voglia di volare…beh non esageriamo perlomeno di non affondare. Incatramata all’ultimo posto in classifica con un solo punto nelle prime quattro giornate la Lucchese ha assolutamente bisogno di un risultato positivo, magari di una bella vittoria per riemergere e ritrovare il morale andato perduto tra sconfitte e reti incassate a ripetizione: i numeri sono impietosi. La battuta d’arresto di Vercelli ha confermato gli attuali limiti della formazione di Monaco parsa un pò più convincente rispetto alla scialba prestazione col Grosseto: ma qualcuno obietterà che non ci voleva molto. Ecco, ripartire dal 93esimo e dal gran gol del giovin Signori, un altro prodotto del floridissimo vivaio atalantino. Si può, anzi si deve deve fare. Monaco dovrebbe recuperare due pedine importanti quali Cruciani e il lungodegente Papini, quest’ultimo forse solo per la panchina. Da verificare anche le condizioni di Lo Curto e Scalzi.

Attenzione al Como, sei punti in classifica e una partita in meno ma anche reduce dalla scoppola interna (0-3) contro la capolista Lecco del bomber Capogna. Battuta d’arresto pesante per i lariani visto che si trattava anche di un derby molto atteso. Al Sinigaglia i comaschi sono affondati in riva al lago sotto i colpi micidiali dei blucelesti parsi più tonici, manovrieri e lucidi. Ciò non deve però illudere la Lucchese visto che in precedenza la squadra allenata da Marco Banchini aveva pur sempre incamerato due vittorie. Quindi è assolutamente vietato pensare di vendere la pelle dell’orso comasco. Ma questo Benassi & C lo sanno benissimo. E poi la Lucchese deve trovare al più presto una sua fisionomia tecnico-tattica. Del resto l’annotazione finale ci induce ad un considerazione lapalissiana: la serie C è un torneo difficile dove si deve giostrare sempre al 100% e ogni errore viene pagato a caro prezzo.